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Svelto Più con Amido


Secondo me gli Svelti sono i saponi migliori per i piatti (con poche ma valide eccezioni), li ho usati tutti e il mio preferito rimane lo Svelto Più all'aceto, ma questo Svelto più all'Amido mi mancava, non so perché ma l'amido non mi diceva nulla, e il colore bianco mi metteva tristezza… ma poi arriva la solita offerta che non si può rifiutare (dal supermercato, non dal padrino) e allora eccomi pronta a sperimentare anche questo Sveltino :-)

La bottiglia dello Svelto è ormai inconfondibile, la forma è quella classica con la maniglia per afferrarlo bene anche con le mani bagnate e questa volta è di plastica bianca. Sull'etichetta davanti oltre alla figura standard delle manine con la french che toccano un piatto, c'è la dicitura "turbo formula", che dovrebbe permettere di sgrassare più a fondo e velocemente, anche dalle stoviglie di plastica.
Sul retro dicono che l'amido contenuto ha proprietà lenitive ed emollienti, e aiuta a mantenere le mani lisce e morbide…
Il sapone all'interno è anche lui bianco e opaco, come la bottiglia e come l'amido, ed ha un profumino di limone molto molto leggero, non è intenso e limonoso come lo Svelto verde, è più delicato e per la verità si percepisce appena.
Devo dire che un sapone bianchiccio non mi conquista molto alla vista e non saprei nemmeno dire bene il perché, comunque io lo avrei fatto giallino!

Beh, vi ricordo che il sapone in questione è uno Svelto quindi mi aspetto dei risultati all'altezza di quelli degli altri Svelti!
Il sapone ha una consistenza ottima, è molto fluido e scorre bene, impregna subito la spugnetta, ma è anche abbastanza denso da non scivolare via subito come il sapone Conad, rimane a lungo all'interno della spugnetta e non c'è bisogno di ricaricarla troppo spesso.
I piatti ovviamente li pulisce benissimo esattamente come mi aspettavo!
La potenza sgrassante è sempre quella a cui lo Svelto mi ha abituato, ovvero ottima, questa turbo formula sarebbe una novità che lo renderebbe ancora più potente, ma secondo me è lo stesso Svelto di prima quando non aveva ancora la turbo formula, però questo non toglie che il potere sgrassante sia altissimo e veloce comunque, con o senza turbo formula.
Per lo sporco più incarognito tipo le teglie sbruciacchiate ce ne verso un pochino all'interno, aggiungo un dito d'acqua e lascio agire qualche ora… dopo le incrostazioni sono molto più morbide e vengono via con foco sforzo.
Per quanto riguarda l'effetto emolliente e delicato sulla pelle delle mani… boh! Io non ho mai avuto grossi problemi di mani sciupate, anche se lavo tutti i piatti a mano ogni giorno, in questo prodotto (come negli altri saponi per piatti) non vedo nessun effetto particolarmente negativo, non mi scortica certo la pelle come l'acido muriatico, ma non è neanche miracoloso, del resto non è mica una crema idratante!

Insomma, anche lo Svelto più all'amido si è rivelato un ottimo sapone per piatti, sgrassa e pulisce molto bene, dura a lungo, non va sprecato ed ha un ottimo rapporto qualità-prezzo, tutte qualità a cui lo Svelto mi ha abituato.
Ma paragoniamolo con gli altri Svelti, tipo quello al limone o quello all'aceto: il più potente in fatto di azione sgrassante rimane quello al limone che ha una marcia in più rispetto agli altri e anche rispetto a questo. Quello all'aceto è più forte nell'eliminare gli odori cattivi dai piatti, ma anche quello al limone ha un profumo intenso e molto efficace nell'annullare gli altri odori senza rimanere sulle stoviglie. Questo all'amido non è particolarmente profumato e non troppo aggressivo contro gli odori fetenti e persistenti (tipo pesce o uova)…
Visto che la sua principale caratteristica ovvero l'azione emolliente sulle mani è ancora tutta da verificare, questo rimane un ottimo sapone e un buono Svelto, ma credo che lo ricomprerò solo se lo ritrovo in offerta, altrimenti a parità di prezzo preferisco tornare ai cari vecchi Svelto all'aceto e al limone, che hanno un marcia in più rispetto agli altri Svelti.

Pineta Frollini al Cacao

Di solito non sono una grande consumatrice di biscotti, a colazione preferisco i cereali o la frutta, ma il mio papà è un vorace mangiatore di biscotti, nella sua dispensa ce ne sono sempre almeno tre o quattro qualità diverse, ma quelli che proprio non mancano mai sono i frollini Pineta al Cacao, da anni ed anni ed anni sono i suoi biscotti preferiti, e nonostante sia un grande fan del Mulino Bianco non può prescindere dai frollini Pineta al cacao.… Fin da piccola se volevo i biscotti al posto dei cereali finivo sempre con le mani nel sacco dei biscotti Pineta, e anche adesso quando torno a casa loro capita spesso che me li mangi per colazione.
I biscotti sono contenuti in un pacco bianco da 800 grammi, con l'immagine di tre biscotti che si tuffano in una tazza di latte, e un attrezzo di legno che versa del cacao in polvere (non saprei esattamente come si chiama quell'attrezzo lì…). La grafica è semplice e sobria, non stuzzica molto l'occhio, ma questo non ha molta importanza, l'importante è il contenuto!

Sul retro sono descritti gli altri tipi di frollini prodotti dalla Pineta, ovvero:i classici: con panna, con cacao, con latte e miele, con farina integrale, con burro.i ricchi: con grano saraceno e carota, alla rustica, con puro cioccolato in gocce.
Ho assaggiato anche i ricchi con gocce di cioccolato e sono buonissimi, addirittura meglio delle Gocciole Pavesi!
Sul lato della confezione invece sono riportati gli ingredienti e le informazioni nutrizionali.

I biscotti sono a forma di fiorellino con un buco al centro, ma questo è il nuovo modello, fino a qualche anno fa erano quadrati con delle scanalature, io preferivo il vecchio design geometrico ed essenziale, e tra l'altro le scanalature erano molto funzionali dal punto di vista dell'inzuppo, incanalavano il latte al centro del biscotto… comunque… adesso sono a fiorellino!
Ovviamente essendo frollini al cacao sono di colore marrone, ma non un marrone scuro come ad esempio quello dei Pandistelle, questi sono leggermente più chiari e anche la pasta è più compatta.
Ma è al momento dell'assaggio che i Pineta si distinguono dagli altri biscotti: sono meno dolci, il cacao si sente bello presente, ma non è dolcissimo come negli altri biscotti, è la giusta via di mezzo tra il troppo dolce e il troppo poco dolce. Del resto io ho sempre pensato che se il cacao è troppo zuccherato dopo non sa più di cacao :-P
L'inzuppo è forse la caratteristica che preferisco di questi biscotti: è praticamente perfetto, non essendo troppo grandi come i Pandistelle riescono ad impregnarsi di latte uniformemente prima che la parte inzuppata per prima si spappoli irrimediabilmente, ed il potere assorbente è notevole. Io e il mio papà siamo molto pignoli riguardo alle capacità di inzuppo di un biscotto, e questo riesce a soddisfarci alla grande!

Anche se sono meno dolci della media le calorie sono più o meno nella media dei biscotti, ovvero tante, 439 calorie per 100 grammi di prodotto, e pure i grassi sono abbondantini… Meglio non eccedere, se proprio si muore di fame a colazione è meglio riempirsi la pancia con i cereali e la frutta!

Valori per 100 grammi di prodotto (circa 13 biscotti):
Energia: 439 cal
Proteine 8,0 gr
Carboidrati 69,7 gr
Grassi 14,2 gr

Ingredienti: farina di frumento, zucchero, grassi vegetali, uova, cacao magro in polvere 4%, siero di latte in polvere, agenti lievitanti (carbonato acido d'ammonio, carbonato acido di sodio, tartrato monopotassico), sale, aromi.

La Decoindustrie, ovvero l'azienda che produce questi biscotti, precisa che è possibile che siano presenti tracce di frutta secca a guscio, nel caso qualcuno fosse allergico, e che la ricetta è priva di senza conservanti, grassi idrogenati e coloranti.
Non mi resta che consigliarvi questi biscottini al cacao per la colazione, sono buoni, dolci al punto giusto e anche abbastanza economici: non ricordo quanto costa una confezione, comunque meno dei biscotti di marche più conosciute come il Mulino Bianco o la Pavesi.

Spugnetta Vileda Glitzi 3 in 1

I piatti non sono una delle mie cose preferite da lavare, ma vanno lavati per forza (mentre attendo speranzosa che una lavastoviglie entri prima o poi nella mia vita…) quindi tanto vale farlo per bene! Ultimamente ho comprato queste nuove spugnette Glitzi della Vileda (quella del mitico Mocio, il mio migliore amico in questi giorni ansiogeni) e devo dire che ne sono rimasta proprio soddisfatta, sono salite subito in cima alla classifica delle mia spugnette per i piatti preferite.
Questa è una spugna piuttosto innovativa e appena l'ho vista non me la sono lasciata scappare. L'innovazione consiste nel fatto che la spugna è 3 in 1, ovvero è fatta di 3 materiali diversi messi insieme, ognuno specifico per un'azione in particolare.
Sopra c'è uno strato di fibra verde, ruvida e abrasiva che serve per grattare e scrostare lo sporco tenace e difficile come le sbruciacchiature.

Nel mezzo c'è lo strato di spugna gialla e morbida che assorbe l'acqua e i liquidi molto velocemente, e fino a qui è abbastanza simile a tutte le altre spugnette, dove sta la novità? L'innovazione sta nel terzo strato, un sottile tessuto di microfibra azzurra che riveste la superficie della spugna, e che ha la funzione di pulire delicatamente e senza graffiare le superfici, e grazie alla particolare composizione della microfibra permette di pulire le macchie anche senza sapone.
La spugnetta ha un forma rettangolare con i bordi tutti ondulati per afferrarla meglio, ed è venduta nel pacchetto da 2 spugne che sinceramente non ricordo proprio quanto costi.
All'inizio non riponevo molta fiducia nello strato di microfibra, mi sembrava troppo difficile che riuscisse a pulire anche senza sapone, e poi avevo paura che la microfibra avesse una trama troppo fitta e non permettesse al sapone appena versato sopra di penetrare bene all'interno della spugna.
Per fortuna dopo averla usata mi sono ricreduta abbastanza: la microfibra pulisce davvero anche senza il sapone, con acqua e basta, ma ovviamente va bene per macchie di lieve entità e magari ancora fresche. Così senza sapone la uso per pulire il piano dei fornelli quando lo sporco non è ancora tropp rinsecchito, ad esempio quando ci cade una goccia di cibo mentre sto cucinando (Per le pulizie intense dei fornelli invece uso un'altra spugna, perché usandoci lo sgrassatore non voglio che rimangano residui di prodotto nella spugna che uso per lavare i piatti).

Per quanto riguarda l'assorbimento del sapone bisogna stare un pochino attente, se si versa il sapone sopra e si bagna subito la spugna il sapone scivola via, ma se la si bagna prima di mettere il sapone questo penetra all'interno e il problema è risolto.
Una volta messo in atto questo furbo accorgimento il gioco è fatto: la spugna trattiene il sapone a meraviglia e permette di lavare molti piatti senza dover aggiungere altro sapone, forse perché la parte spugnosa è protetta dai due strati esterni di fibra e microfibra.

Lo strato di microfibra è veramente morbido e liscio, e permette si sgrassare bene e in poco tempo le superfici unte, è perfetto per lavare ad esempio piastre, griglie e padelle antiaderenti, che spesso finiscono per essere unte e bisunte, ma sono delicatine e non vanno grattate.Lo strato di fibra abrasiva verde è bello ruvido e resistente, ottimo per le incrostazioni. A differenza dello strato ruvido di altre spugnette questo dopo averlo usato intensamente non si è disfatto né sbriciolato. Anche lo strato in microfibra ha durato bene nel tempo, temevo che alle lunghe si rinsecchisse e poi si sbriciolasse, invece ha tenuto benissimo.

Beh non mi resta che concludere dicendovi che la Glitzi 3 in 1 mi ha conquistata, si è rivelata una delle spugnette per i piatti migliori, sicuramente tra le più resistenti e durature, oltre che molto funzionale grazie allo strato in fibra abrasiva e a quello di microfibra liscia, perfetta per sgrassare e per pulire superfici delicate.

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