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Royal Canin Mini Adult

Oggi vi parlo del cibo che diamo alla nostra adorata pallina pelosa Lilly!
Lilly è un barboncino toy, una cagnolina dolce e vivace, molto obbediente e tascabile, entra in uno zaino!

Per la sua alimentazione dobbiamo essere molto attenti, visto che la bestiola è molto delicata di stomaco, alla prima schifezza che mangia vomita tutto, e ciò non è bello. Vomitava spesso anche quando le davamo un comune cibo per cani da supermercato, così abbiamo chiesto consiglio al veterinario, che ci ha suggerito di usare soltanto cibo secco per cani di piccola taglia di due marche: una è la Pro Trainer, di cui ho già scritto un'opinione tempo fa, e l'altra è questa, il Royal Canin Mini Adult.

Il cane apprezza entrambi i prodotti, e digerisce bene tutti e due i tipi di crocchette, quindi non abbiamo preferenze tra i due, scegliamo quello che al momento è disponibile o che costa meno, a seconda delle occasioni.
Il Royal Canin Mini Adult è un cibo completo a base di pollo, pensato apposta per cani adulti di taglia piccola, cioè di età compresa tra i 10 mesi e gli 8 anni, adatto a soddisfare le esigenze tipiche di questi animali.Si sa che i cani piccoli sono un po' schizzinosi in fatto di cibo, e per rendere appetibili le crocchette Royal Canin ha studiato un prodotto croccante e saporito grazie agli aromi naturali, e dalle dimensioni molto piccole per entrare nelle piccole boccucce dei nostri cani.
Per mantenere il pelo sano, forte e lucido il cibo è arricchito con aminoacidi solforati, vitamina A e acidi grassi omega 6.Per prevenire e ridurre il problema del tartaro dentale ci sono i polifosfati di sodio che fissano il calcio presente nella saliva.

Il Royal Canin Mini Adult è composto da piccole crocchette di colore verde-marrone, a forma di fiorellino a quattro petali, molto carine, dal tipico odore di cibo per cani, per la verità non proprio un profumino…
Il sapore probabilmente è molto buono, a Lilly piacciono molto e se le sbafa sempre tutte, io mi fido di lei e non ci tengo a verificare di persona di cosa sappiano!Generalmente Lilly le mangia a secco perché penso che le piaccia sgranocchiare qualcosa di croccante invece che una pappa molliccia, ma ogni tanto gliele servo "in brodo", cioè con pochino di acqua, soprattutto quando mi accorgo che beve poco.

La confezione è costituita da una bella bustona verde e bianca, che contiene 2 chili di crocchette, conservate in atmosfera controllata per conservare al meglio tutte le proprietà nutrizionali e gli aromi. Questa quantità dovrebbe bastare per circa 16 giorni, o almeno così c'è scritto. Sul retro ci sono tutte le informazioni nutrizionali, la lista degli ingredienti e un'utilissima tabella che serve per calcolare esattamente la giusta dose giornaliera di cibo per il nostro cane, in base al peso e all'attività fisica che compie.
Oltre alla confezione da due chili ci sono anche quelle da mezzo chilo, quella da 4, 6 e 8 chili, per chi volesse fare un po' di scorta. Io comunque sconsiglio di comprare buste da più di due chili, perché essendo per cani piccoli non mangiano come alani, e una confezione troppo grossa rischia di rimanere aperta troppo a lungo e di deteriorarsi.
Una busta da 2 chili costa all'incirca 12 euro, il prezzo esatto non lo so, perché generalmente il cibo per cani lo compra mia mamma in uno di quei supermercati per animali all'ingrosso.

Ingredienti:
Mais, farina di mais, carne di pollame disidratata, grassi animali, glutine di mais, fegatini di pollame, polpa di barbabietola, lieviti, olio vegetale, olio di pesce, sali minerali, oligoelementi, polifosfato di sodio, DL-metionina, uova in polvere, L-lisina, L-carnitina, vitamine.

Voto: 5/5

Autoradio Clarion DXZ 528R


Scrivo questo post per salutare il mio autoradio attuale, che presto andrà in pensione insieme al resto della macchina, ormai tutti e due sono dei veri catorci, finalmente ho comprato una macchina nuova con l'autoradio di serie! In realtà mi dispiace molto dover abbandonare la mia cara macchinina che mi ha scarrozzato per tanti anni… non mi dispiace invece liberarmi di questo autoradio!

Sono sempre stata sfortunata con gli autoradio, me ne hanno rubati due in pochi mesi (ed erano pure due cessi da pochi soldi) scassandomi puntualmente la portiera, e questo è il terzo che ho… Visto l'andazzo poco positivo ho pensato di mettere un autoradio poco costoso, ulteriormente cesso e che non attirasse molto l'attenzione dei potenziali ladri… il Clarion DXZ 528R.
In realtà non so quanto poco costoso sia, perché me l'ha regalato il mio ragazzo, che lavorando nel campo delle automobili riesce ad avere prezzi scontati, comunque spero che non costi molto!

È un autoradio dalle funzioni base di lettore cd e radio, niente di ricercato, quindi dovrebbe essere molto semplice, ma invece semplice non è!
A cominciare dall'inserimento del frontalino, che non ho ancora capito come si incastra. Ho proceduto per mesi per tentativi finchè non è capitato che si incastrasse. A quel punto l'ho lasciato dov'era per non dover ricominciare tutto da capo, se me lo fregano pazienza, tanto ad aprile c'ho la nuova macchina! Inoltre il frontalino è gigante, non proprio comodo da staccare e portar via…
Sulla sinistra c'è una rotella con accanto due pulsanti a freccia: sulla rotella niente da dire, gira bene! I pulsanti a freccia invece mi lasciano perplessa: servono a cambiare radiofrequenza, e sono uno a sinistra e uno destra, per andare avanti e indietro lungo la banda. Fin qui tutto bene, se non fosse che per scorrere bisogna premere il pulsante ogni singola volta, non c'è la funzione che permette di scorrere velocemente le frequenze tenendo premuto! E se c'è… beh io non ho capito come si fa!
Sulla destra invece ci sono i tasti che permettono la memorizzazione delle stazioni radio. Si possono registrare fino a sei stazioni preferite. Poi ci sono i soliti tasti che regolano l'equalizzazione e il tipo di suono che viene emesso, ma io non sono molto esperta di questi particolari, tanto la mia macchina fa così tanto rumore che non posso sentire che queste piccole differenze.

Ma veniamo alla nota più triste e dolente di questo autoradio! Nonostante tutta la fatica che ho fatto per capire come funzionava, alla fine ho preso confidenza con questo autoradio, e lui si è rotto dopo pochi mesi dall'acquisto. Si è rotto senza motivo, non era stato danneggiato in alcun modo, semplicemente si è mangiato un cd del mio ragazzo e non ne voleva sapere di risputarlo. Alla fine il mio ragazzo è riuscito ad estrarre il compact disc, ma da quel momento non ha più letto nessun cd, e funziona soltanto come radio.

Alla fine io pretendo poco da un autoradio, deve fare due sole cose: leggere i cd e prendere le stazioni radio. Non mi interessa che abbia tremila funzioni iperboliche e che faccia anche il caffé… insomma ho poche esigenze, ma questo autoradio è riuscito a scontentarle comunque!
Sopporto pacificamente il disagio di avere un autoradio che non legge i cd soltanto perchè non mi conviene sostituirlo, visto che tra due mesi avrò tutto nuovo di zecca, macchina e autoradio!

Voto: 2/5

Caratteristiche tecniche:
Marca: Clarion
Bluetooth: No
Capacità hard disk (Gb): -2 GB
Dimensioni (DIN): 1 Pollici
Dispositivo controllo cambia CD: con Dispositivo Controllo Cambia CD
Interfaccia iPod: No
Lettore CD / Registratore CD: con Lettore CD
Lettore DVD / Registratore DVD: No
Numero di canali in uscita: 4
Numero di Dischi: -2
Potenza: 200, 50 Watt
Riproduttore MP3: senza Riproduttore Mp3
Sistemi di sicurezza: con Frontalino estraibile
Telefono incluso: No
Tipo: Autoradio
Touchscreen: No
USB: senza USB
Riproduttore cassette: senza Riproduttore Cassette
Lettori/ registratori MD: senza Lettore MD
TMC: No
Smart media card: No
Secure digital card: No
Multimedia card: No
Memory stick: No
Compact flash card: No
Categoria: Autoradio
DAB: No
Microdrive: No
RDS: con RDS

Dentifricio Colgate Triple Action

Per me l'igiene dei denti è importantissima! Sembra scontato dirlo ma è così…Io ho portato l'apparecchio ai denti che ero già bella grandicella, l'ho messo a 19 anni e l'ho tenuto per due anni e mezzo. Adesso ho dei denti molto più belli, dopo tutti questi sacrifici ci tengo moltissimo, e voglio che siano anche bianchi, sani e puliti!
Per la salute e la pulizia non ci sono problemi, li lavo spessissimo e vado regolarmente dal dentista.È averli bianchi bianchissimi abbaglianti che è un lotta continua, visto che fumo. Ora, non pensiate che abbia dei dentacci gialli e fetenti! Giammai, i miei dentini sono molto carini e bianchi, ma vorrei di più!!!
Però non credo molto ai miracoli decantati dai dentifrici dalle mille strabilianti proprietà, mi basta che il dentifricio pulisca bene i denti, lasci l'alito fresco e protegga abbastanza da carie e placca. Insomma, non ho un dentifricio preferito da scegliere sempre, seguo un po' le offerte speciali, tanto all'incirca uno vale l'altro.

E così, seguendo l'ennesima offerta speciale ho comprato un tubetto di Colgate Triple Action, superdentifricio dalla tripla azione: combatte la carie, sbianca i denti e rende l'alito fresco!La confezione non è certo una novità, un tubetto rosso da 75 ml, con la scritta Colgate e con il tappo a scatto.
Il dentifricio è di color azzurro intenso, quasi fluorescente, molto pastoso, viscoso e filamentoso (nel senso che quando si mette sullo spazzolino fa il filo tra il tubetto e le setole), una consistenza non proprio ottimale direi… Non saprei dire se sbianca o no i denti, perché se i risultati ci sono stati sono stati minimi e non mi sono accorta della differenza, non che ci sperassi…. Comunque non sono diventati meno bianchi, sono rimasti uguali, e questo è già qualcosa visto che fumo.
Riguardo alle proprietà anticarie non saprei… a tal scopo c'è il fluoruro sodico… sono 15 anni che non mi viene una carie! Quindi su questo non mi pronuncio, e ai posteri l'ardua sentenza.Sull'alito fresco invece posso confermare che lo rende freschissimo, quasi polare!!! La mattina appena svegli un sapore di menta così forte è quasi traumatico! La freschezza è intensa e dura molto a lungo dopo essersi lavati i denti, cosa positiva sia per l'alito che per la mia salute, infatti dopo aver usato il dentifricio la menta rende disgustoso il sapore della sigaretta: più a lungo dura il sapore di menta, più tardi mi accendo una sigaretta.

Ma veniamo alla questione del blob!
Il tappo a scatto sembrava essere inizialmente un pregio, in teoria dovrebbe favorire la chiusura del dentifricio anche per quelle persone (generalmente uomini) troppo pigre o distratte per raccogliere il tappino dal lavandino e riavvitarlo. In pratica tutto ciò non è avvenuto, il tappo è stato lasciato aperto qualche volta e le conseguenze sono state pessime: il dentifricio, essendo molto viscoso, si è appiccicato tutto sotto e intorno al tappo, creando una specie di cemento azzurro anche un po' viscoso, che cresceva come il blob, nonostante i ripetuti tentativi di rimozione. In alcuni drammatici momenti il blob stava per otturare completamente il buco da dove esce il dentifricio, ma per fortuna siamo riuscite a scongiurare la catastrofe…
La presenza costante del blob sul dentifricio ha quasi fatto venire una crisi isterica alla mia coinquilina, che voleva gettarlo via ancora a metà perché lo odiava profondamente, ma a me alla fine questo dentifricio piace, mi dispiaceva buttarlo, così ho tirato in ballo la famigerata cultura dello spreco e mi sono offerta volontaria per la rimozione periodica del blob, salvando il dentifricio (e il blob) dalla prematura dipartita.

Adesso ormai è praticamente finito, domani dovrò buttarlo davvero! Il prossimo è diverso, l'ho fregato dall'armadietto del bagno di mia mamma che fa le scorte, ma alla fine il Colgate Triple Action mi è piaciuto, lava bene i denti e rende l'alito super fresco. Certo il blob è un inconveniente, ma è anche colpa nostra se si è formato perché lo abbiamo lasciato aperto, e dopotutto mi sta un po' simpatico!

Il prezzo non lo ricordo e gli ingredienti erano scritti sulla scatoletta di cartone che ho gettato via parecchio tempo fa… accontentatevi!!!

Voto: 4/5

LG XTICK Platinum - unità flash USB - 128 MB

Questa LG XTICK Platinum - unità flash USB - 128 MB è un'altra chiave usb che pur non essendo mia uso molto spesso! È di una compagna di università con cui sto preparando un esame, e spesso capita di lavorare sul suo computer e poi dover trasferire il lavoro sul mio, o viceversa. Quindi è molto frequente che io mi porti a casa la sua chiavetta piena di file e che gliela riporti la mattina successiva. Le tavole che produciamo e che ci scambiamo sono perlopiù file di photoshop, autocad e corel draw, roba grafica, quindi formati piuttosto pesanti.

Esteticamente questa chiave usb della lg è molto bella, ha un design essenziale ed elegante, è un semplice rettangolo liscio, di un grigio chiaro satinato, leggera e di dimensioni molto ridotte, soprattutto è sottilissima. L'estremità e il cappuccio invece sono alluminio metallizzato, ma è solo una vernice, il materiale sottostante è una banale plastica bianchiccia, lo so perché ormai la vernice metallizzata si è tutta scrostata. Non è tutta metalizzata come nella foto di Ciao, il suo vero aspetto è quello nella foto che ho messo io.
All'estremità c'è un cordino per portarla al collo molto particolare, ha un'anima di corda grigia metallizzata ricoperta da un tubicino di plastica trasparente… bello!Un altro punto a favore di questa unità usb è che è un modello 2.0, quindi molto rapida, la velocità di lettura è di 10 Mb al secondo, mentre quella di scrittura è di 8 Mb al secondo. Inoltre ha la possibilità di inserire una password per proteggere i dati contenuti, e si possono creare cartelle al suo interno per organizzare i dati.

Ma passiamo ora alle note più dolenti di questa unità! Per prima cosa ho notato che il cappuccio quando viene inserito non fa un bell'incastro sicuro, e neanche un sonoro e rassicurante "clac" che faccia capire che è andato al suo posto e di lì non si muoverà. Nulla di tutto questo, e infatti il cappuccio non chiude bene e tende a scivolare via! Ci è capitato spesso di ripescare la chiave dalla borsetta e trovare il cappuccio in giro per conto suo. Preferisco altri sistemi più sicuri per proteggere la presa!
Ma il limite più grande di questa chiave è la memoria veramente scarsa: noi con 128 mega non ci facciamo quasi nulla! Ormai si trovano in giro chiavi usb molto più capienti, con poche decine di euro se ne può comprare una da uno o due giga… e noi finora andavamo avanti con questa e con la mia, che è scarsa tale e quale. Oggi l'abbiamo caricata con cinque tavole in formato corel draw e ce ne stavano solo quattro, così è scattata l'inevitabile decisione: questa chiave (e anche la mia) è ormai destinata al pensionamento, a favore di una con più memoria.

In conclusione credo che questa unità di memoria usb sia utile solo a coloro che la usano per contenere e trasportare qua e là file poco voluminosi, pur essendo veloce e sciccosa ha una memoria troppo scarsa per le nostre necessità. Il prezzo non lo so perché come ho detto non è mia, la scrocco e basta!

Dati Tecnici della LG XTICK Platinum - unità flash USB - 128 MB:
Capacità 128MB/512MB/1GB/2GB/4GB
Velocità Lettura 10.0 Mb/s Scrittura 8.0 Mb/s
Dimensioni 68 x 20 x 7 mm Peso 9 g
Materiale Strato interno: PCB/Copertura esterna: ABS
Interfaccia Ver. USB: USB 2.0 (USB 1.1 & 2.0 compatibile)
Potenza 4.5V-5.5V Specifiche ambiente circostante
Temperatura di conservazione da -20°C a 80°C
Temperatura in uso da 0°C a 50°C
Umidità da 5% a 95%
Conservazione dei dati 10 anni
Certificazioni CE,FCC,MIC,VCCI

Voto: 3/5

Philips HP 6457 Satin ICE Optima

Donna pelosa sempre piaciosa? Ma quando mai!!! I peli sulle donne sono universalmente brutti (tranne che in Buthan, dove sono assai apprezzati, l'ho sentito dire a Piero Angela) e vanno eliminati!
A tal scopo io uso questo meraviglioso depilatore elettrico, regolarmente scroccato alla mia coinquilina che tanto va sempre dall'estetista e non lo usa quasi mai.Io sono fortunata perché non soffro molto la depilazione, quando posso faccio la ceretta, è più rapida e alla lunga stordisce i dannati peli che ricrescono più lentamente e meno numerosi.
Invece altre ragazze parlano di incubo da ceretta e torture cinesi col silkepil, ma a me queste cose mi fanno un baffo!

Ma spesso capita che non sia possibile fare una ceretta proprio quando se ne ha un urgente bisogno, quindi ricorro prontamente al Philips HP 6457 Satin ICE Optima.
Io lo uso soltanto per depilare le gambe, ma è possibile usarlo anche per le zone più delicate grazie al refrigeratore anti-dolore, che dovrebbe diminuire la sofferenza delle zone più delicate come ascelle e zona bikini. Io non ci tengo a sperimentare questa possibilità, per le zone delicate mi affido sempre alla ceretta per evitare che i peli ricrescano sottopelle. Per fortuna sulle gambe non ho questo problema :-)

L'epilatore è contenuto in un bel beautycase dalla forma tondeggiante, tutto bianco e assolutamente anonimo, così se lo portate in giro non vi verrà la paranoia che qualcuno possa capire cosa c'è dentro e vi consideri una scimmia.
Nel beauty troviamo:l'epilatoreil suo cavo di alimentazionela testina depilantela testina esfolianteuno spazzolino per la pulizia della testinail refrigerante anti-dolore, contenuto in una scatolina di plasticala protezione del refrigerante
Vi dico subito che la testina esfoliante non l'ho mai utilizzata, perché per motivi igienici è personale, e comunque ormai è tutta consumata!

La testina depilante invece è una potenza! Estirpa i peli dai pori a tutta birra, anche quelli più corti e sottili, rimuovendo anche il bulbo, così ricrescono molto più tardi. Per me è assolutamente indolore anche nelle zone più sensibili come le caviglie, magari qualcuna potrà trovarlo leggermente fastidioso, ma non doloroso. Si può utilizzare a due velocità: io quando ho tempo preferisco usare la prima velocità, è più lenta ma i peli vengono tolti meglio, con più precisione e si rischia di strapparne meno. La seconda velocità invece è utile per le depilazioni dell'ultimo minuto, quando ogni secondo è prezioso. Una volta acceso il depilatore inizia a vibrare e a roteare i suoi dischi rotanti, ma è piuttosto silenzioso!Dopo l'uso è sempre bene pulire la testina con il pennellino per evitare che i peli si accumulino nei meccanismi (che schifo).

Il refrigerante l'ho usato solo un paio di volte, perché secondo me non c'è molta differenza tra l'usarlo e il non usarlo, comunque prima di utilizzarlo va tenuto in frigorifero almeno sei ore, quindi raccomandano di conservarlo in frigo. Poi si incastra all'epilatore e si mette la protezione che serve a non congelarsi la mano. In cima al refrigeratore c'è una superficie di metallo che si raffredda e a contatto con la pelle riduce la sensazione di dolore.Il cavo di alimentazione è in tutto e per tutto simile al caricabatteria di un cellulare.

Per ottenere una depilazione migliore e più duratura è bene usare qualche accorgimento, sono tutti arcinoti ma è sempre meglio ripeterli:
-Depilarsi dopo il bagno o la doccia è più facile perché i pori sono dilatati.Usare il depilatore sulla pelle asciutta e priva di creme o olii.Dopo la depilazione applicare una crema idratante o lenitiva in caso di leggere irritazioni.
-Per evitare la comparsa di peli che crescono sottopelle provvedere sempre ad una buona e periodica esfoliazione cutanea.

Non so quanto costi questo depilatore perché non l'ho comprato io, ma è sicuramente un ottimo acquisto! Oltre ad essere prodotto da una marca di tutto rispetto, è veloce, indolore e soprattutto efficiente, toglie i peli con precisione e senza strapparli. Assolutamente consigliato nella lotta contro il pelo!

Voto: 5/5

Piastra Lisciante Imetec 1365 E7 100

Dopo il phon da viaggio e quello ufficiale, questa è la volta della mia piastra lisciante, e dopo questa vi prometto che ho finito le opinioni che hanno come soggetto qualche attrezzo tecno-tricologico per il parrucco! A meno che qualcuno non mi regali qualche altro oggetto per la cura dei capelli visto che io sono costantemente squattrinata, come ad esempio un phon a ioni o uno di quei cosi elettrici tipo piastre rotonde che fanno venire i boccoli, che mi farebbero tanto comodo!
Dovete sapere che io ho sempre desiderato una piastra per capelli, ma non ce l'avevo, così scroccavo spudoratamente quella di mia sorella o quella della mia coinquilina, finchè le mie astutissime cugine non mi hanno finalmente regalato una piastra tutta mia. Oltretutto le piastre che scroccavo sono preistoriche e non hanno nessuna tecnologia innovativa che non sciupi i capelli, invece questa qui è in ceramica e cristalli di tormalina, che come dice il mio idolo Diego dalla Palma, liscia e protegge in una sola passata, senza rovinare la fibra dei capelli! Alè!

Io ho i famigerati capelli bastardi, quelli che non sono né lisci né ricci e fanno impazzire noi fanciulle trico-maniache del liscio. Si provano tutti metodi, dagli shampoo e balsami liscianti ai trattamenti dalla parrucchiera, ma alla fine la soluzione migliore è sempre la solita, una bella passata di piastra rovente e i capelli amorfi si trasformano in una liscissima e splendente chioma da donnina cinese, che poi è il mio obiettivo finale: capelli nerissimi e dritti come spaghetti (di soia, tanto per rimanere in tema cinese).
Ma si sa che la piastra alle lunghe rovina i capelli, tutto quel calore li cuoce letteralmente rendendoli secchi e facendo proliferare le maledette doppie punte, acerrime nemiche di noi fanciulle fighette… ma anche questo problema è stato aggirato dalla tecnologia (Dio benedica questi scienziati!!!), che usando nuovi materiali come la ceramica e la tormalina al posto del vile metallo, rende possibile l'uso assiduo della piastra senza stressare (troppo) il capello. Certo, anche la piastra in ceramica non fa benissimo, ma sicuramente non causa scempio e devastazione tricotica come quelle in metallo.

La piastra è di dimensioni ridotte e molto leggera, si può tranquillamente ficcare nel beautycase, in valigia o in borsa per ogni emergenza. La sua forma è allungata e sottile, è grigia metallizzata e il mancico è bello lungo e si impugna facilmente.
I tasti per utilizzarla sono tre: uno è l'accensione on/off, per accendere e spegnere la piastra però non è sufficiente premere il tasto, ma va tenuto premuto per qualche secondo, onde evitare accensioni accidentali. Gli altri due tasti servono per regolare la temperatura: infatti c'è anche un piccolo display a cristalli liquidi che riporta i gradi di temperatura della piastra. Si può regolare da un minimo di 140 gradi ad un massimo di 200. Il tempo che impiega per riscaldarsi è brevissimo, in circa quattro o cinque minuti riesce a raggiungere la temperatura massima di 200 gradi, e si può capire facilmente quando la temperatura desiderata è stata raggiunta, perché la cifra lampeggia mentre la temperatura sale, e quando è stata raggiunta smette di lampeggiare e diventa una cifra fissa.
Il cavo di alimentazione è lungo circa due metri, una lunghezza molto funzionale, e la spina della corrente è normale, non strana come quella del mio phon, e non ha bisogno di adattatore, si infila a meraviglia in tutte le prese!

Questa piastra della Imetec è fantastica! Da quando la possiedo, cioè da Natale, mi piastro i capelli molto più spesso di prima, e non ho notato nessun peggioramento nella salute dei miei capelli, che continuano ad essere belli e fighi come sempre. E io non ho neanche una doppia punta! L'effetto liscio è perfetto e si ottiene in pochissimo tempo.
In virtù delle sue piccole dimensioni e della sua velocità di riscaldamento sono riuscita persino a darmi segretamente una ripassata ai capelli nel bagno dell'Autogrill!
Inoltre ho notato che a differenza delle piastre tradizionali, questa in ceramica e cristalli di tormalina quando viene passata sui capelli li rende tiepidi e non li fa fumare! Con la piastra di mia sorella e quelle delle mie amiche (tutte piastre tradizionali in metallo) invece dopo la passata i capelli erano roventi ed emanavano una poco simpatica vampata di fumo, che sicuramente non promette nulla di buono.

L'unico accorgimento da sempre tenere con questo oggetto è che bisogna prestare attenzione a non piastrare accidentalmente altre propaggini corporee che non siano i capelli: 200 gradi di temperatura (ma anche 140) sono piuttosto elevati, e il lisciaggio accidentale di orecchie e dita può essere molto spiacevole! A me per fortuna non è mai capitato ma diverse mie amiche hanno fatto qualche pasticcio e si sono ritrovate con le punte delle orecchie carbonizzate o con un dito simile a quello di Fantozzi quando si schiaccia le mani nella portiera della macchina. Quindi… Attenziun fanciulle!!!

Voto: 5/5

Asciugacapelli Babyliss 5375 BE Creation Silent

Dopo avervi presentato il mio misero phon da viaggio, ora è la volta del phon ufficiale, il Babyliss 5375 BE Creation Silent, quello per i lavori seri, quello che tengo a casa e che porto con me nei viaggi lunghi e nelle occasioni in cui bisogna avere i capelli tassativamente perfetti e scolpiti a suon di spazzola e phon, anche lontano da casa.
Il mio vecchio asciugacapelli era prossimo al trapasso, ogni volta che lo usavo emanava una poco rassicurante puzza di bruciato, ed era ormai venuto il momento di buttarlo... Ci ha pensato il mio ragazzo, che durante uno dei suoi giri di shopping tecnologico ha trovato questo asciugacapelli della Babyliss in offerta sconto, lo ha comprato e me lo ha regalato. Che carino!

Il phon è di plastica grigia chiara con i dettagli in grigio scuro: ha un corpo a pistola bello grosso e solido, quasi ciccioso direi, ma per nulla pesante, anzi è molto leggero! La bocca da cui esce il getto è rotonda, ma può essere applicato un utilissimo accessorio, il concentratore di flusso, un pezzo in plastica con cinque tubicini allineati, che permette di ottenere un getto d'aria largo e piatto, perfetto per lisciare i capelli con spazzola e phon. L'effetto di questo concentratore mi piace così tanto che praticamente lo tengo sempre attaccato e non lo tolgo mai.

Il cavo di alimentazione è bello lungo, saranno circa due metri, così ci si può allontanare dalla spina e phonare qua e là a tutto spiano. L'unico piccolo difetto sta proprio nel cavo, o meglio in fondo al cavo: la spina della corrente ha due cosetti (non so come si chiamano, quella specie di dita di metallo delle spine!!!) larghi, come la lavatrice, mentre quasi tutte le prese di casa mia hanno tre buchi stretti! Non so se mi sono spiegata bene (penso di no), comunque ci vuole un adattatore per la spina.
Sul manico ci sono due levette, una controlla la temperatura del getto, l'altra la potenza. Ci sono due livelli di potenza, e due gradi di calore, oltre alla possibilità di usare un getto di aria fredda, che però io non uso mai sennò mi viene un malanno, e poi la piega non viene con l'aria fredda…. Mah chissà a che serve!

L'asciugatura dei capelli con il mio bel phon Babyliss è velocissima, la piega è facile e viene sempre bene, e last but not least, è discretamente silenzioso. Ovviamente non è muto, ma non fa neanche un gran baccano: se chiudo la porta del bagno posso usarlo tranquillamente senza correre il rischio di svegliare una eventuale coinquilina dormiente, ad esempio la mattina presto.
Non posso dire che faccia bene ai capelli, perché l'uso del phon è sempre un po' traumatico, e certo era meglio se aveva la tecnologia a ioni che non sciupa i capelli, però devo dire che non è particolarmente aggressivo. Io lavo (e quindi asciugo) i capelli come minimo a giorni alterni, se non più spesso, e questo phon non li ha mai seccati né danneggiati particolarmente, anche grazie alla possibilità di usare un getto tiepido che è meno aggressivo.

In conclusione, anche se non ha caratteristiche particolarmente innovative come la tecnologia a ioni o gli accessori liscianti, questo phon è funzionale, leggero e poco rumoroso, ha la possibilità di gestire temperatura e potenza del getto con precisione, ha l'accessorio per appiattire il getto ed è pure carino… Insomma un ottimo acquisto!
Voto: 5/5

Braun PX 1200 Silencio

Non credevo quanto potesse essere utile un phon da viaggio finchè non ce l'ho avuto!
Prima di allora mi trascinavo dietro il mio voluminoso phon casalingo, grosso e pesante… che continuo a trascinarmi dietro quando faccio viaggi piuttosto lunghi dove devo lavare i capelli parecchie volte e li voglio pure perfetti come quando sono a casa. Ma quando devo stare via due o tre giorni e i lavaggi sono soltanto uno o due, questo piccolo asciugacapelli è molto più comodo.Innanzi tutto perché è veramente piccolo, e poi perché è molto leggero. In valigia occupa uno spazio minimo, e con un po' di abilità da giocatrice di tetris riesco anche ad incastrarlo nel mio traboccante beautycase. Si è rivelato utilissimo anche in palestra!

La Braun è una marca di cui ci si può fidare, infatti questo phon è vecchissimo ma funziona ancora perfettamente. Era di una mia amica a cui ne avevano regalato uno nuovo, e questo vecchio lo ha regalato a me… credo che abbia più di 7 anni!
Il mio asciugacapelli Braun Silencio è piccolo e nero come Calimero, la sua forma è quella classica di ogni phon tipo pistola, ma in miniatura: il manico è lungo il minimo indispensabile per afferrarlo, e la parte che spara l'aria calda è cortissima. Ha una potenza di 1200 watt, che per un phon da viaggio non è male, ma essendo appunto da viaggio è davvero spartano e non ha proprio nessuna mirabolante capacità: tutte le sue funzioni si riducono ad una levetta soltanto, che ha tre tacche: zero, uno e due. A zero ovviamente il phon è spento. A uno manda un getto d'aria mediamente caldo e mediamente potente, mentre al livello due il getto è caldo e potente. Insomma, la potenza e la temperatura del getto non si possono regolare separatamente, e non c'è la possibilità del getto freddo.

Quando è acceso il phon è piuttosto rumoroso, specialmente alla velocità due, però il suo rumore è diverso da quello tipico degli asciugacapelli, è più simile ad un forte ronzio… A questo punto mi sorge un dubbio… ma con tutti i nomi da dare ad un asciugacapelli proprio Silencio gli dovevano dare??? Io l'avrei chiamato Zanzarino, era pure un nome più simpatico!
L'asciugatura è un pò più lunga rispetto ai normali phon, perché il getto non è molto caldo e non ha poi tutta questa potenza, va piano!!!

Alla fine il Silencio 1200 è così piccolo che si è rivelato molto comodo grazie alle sue piccole dimensioni, e anche piuttosto resistente, ma non è certo un phon da utilizzare tutti i giorni, e neanche un asciugacapelli professionale con cui fare acconciature precise e complesse, è un phon da battaglia per le situazioni di emergenza lontano da casa, fa il minimo indispensabile nei limiti delle sue piccolissime dimensioni, cioè asciugare (piano) i capelli.
Utilissimo da portare nei brevi viaggi e nella borsa della palestra, visto che i tubi asciuganti che ci sono lì sono pure più lenti. Ma in tutte le altre occasioni meglio ricorrere al vecchio asciugacapelli di casa, gigante e pesante, ma molto più funzionale!
Voto: 3/5

Bilancia Pesapersone Laica EP 1440

Questa è la nuova bilancia pesapersone che ha comprato la mia mamma!
In famiglia siamo tutti costantemente a dieta, papà, mamma, figlie e pure il cane, non perché siamo una famiglia di grassoni, ma perché i miei genitori sono fissati con la salute e il benessere fisico e prevengono invece di curare!

Prima avevamo una vecchia bilancia meccanica, ma poi abbiamo scoperto che sbagliava di ben tre chili, quindi la mamma dopo essersi ripresa dallo shock della notizia che il suo peso andava aumentato di tre subdoli chilacci, è corsa ai ripari, ed ha comprato una nuova pesapersone, questa volta elettronica.
E fu così che la vecchia bilancia fu rottamata e la mamma portò a casa questo super modello di pesapersone Laica che ha di tutto e anche di più!

Innanzitutto sono rimasta stupita dal peso di questa bilancia: è davvero leggerissima, sembra vuota! Esternamente è bianca, di forma quadrata, ha dei segmenti in metallo antiscivolo e una banda centrale metallica che contiene il grande display a cristalli liquidi dove leggere il peso. Sotto al display ci sono i quattro tasti principali: on, set, su e giù. On è ovviamente l'accensione, set serve per impostare età e altezza, mentre su e giù servono proprio per regolare questi parametri.
Come tutte le pesapersone che si rispettino anche questa ha la funzione base, cioè quella di misurazione del peso, ma fornisce anche molte altre informazioni: l'indice di massa corporea e la percentuale di ritenzione idrica in base all'altezza, l'età ed il sesso. Questa è una vera rivoluzione, fino ad ora non ce ne fregava più di tanto di queste cose, l'importante era perdere peso. Adesso invece con questa evolutissima pesapersone ci verranno a tutti le paranoie per diminuire la percentuale di grasso e per asciugare tutta l'acqua che causa la maledetta ritenzione! Evviva!!! Nuove paranoie! Ne sentivo il bisogno!

Oltre a tutto ciò la bilancia pesapersone Laica può memorizzare le caratteristiche (età sesso, altezza) di dieci persone al massimo, e ricordarsele al momento giusto, in modo da non dover reinserire ogni volta i propri dati… insomma è geniale!!!
Si possono scegliere anche le unità di misura: chili, libbre o stones (questa unità di misura mi giunge nuova…), ha una portata massima di 180 chili e una divisione minima di 100 grammi.Il display è davvero grande, e le cifre al suo interno sono belle grosse e leggibili, anche per chi come me ha la vista un po' deboluccia!
Non so quanto l'abbia pagata mia mamma, ma ho visto che all'interno di alcuni negozi on line viene venduta al prezzo di circa 45 euro.

Se cercate una bilancia e ci tenete alla forma fisica questa pesapersone Laica fa proprio per voi!!! Oltre a garantire l'indiscutibile precisione delle bilance elettroniche fornisce anche l'indice di massa grassa e la percentuale di ritenzione idrica in base alla vostra età, altezza e sesso, si ricorda di voi e degli altri membri della vostra famiglia, e vi farà venire nuove paranoie!
Cosa pretendere di più? Gli manca solo la parola, è così evoluta che da un momento all'altro potrebbe rispondermi dopo una pesatura dicendomi "sei ingrassata porcella, corri in palestra!!!"

Caratteristiche tecniche del modello:
-Portata 180 kg divisione 100 g
-Colore: bianco
-Grande display LCD
-Calcola in automatico la percentuale di grasso e di acqua presente nel corpo in funzione dell'età, dell'altezza, del sesso
-Dotata di funzione di memoria fino a 10 persone
-Funzione di semplice bilancia
-Tasto selezione unità di misura : kg, libbre o stone
-Alimentazione: 2 batterie al litio sostituibili da 3V tipo CR2032
-Spegnimento automatico
-Imballata in scatola 4 colori
-Istruzioni in 5 lingue
-Dimensioni: 33x31.1x3.8 cm
-Dimensioni Display: 8.2 x 3.6 cm
-Peso: 2.4 kg
-Condizioni ambientali di esercizio: +10°C; +50°C; umidità relativa 85%
-Condizioni ambientali di conservazione: +10°C; +40°C; umidità relativa 85%
-Garanzia: 2 anni -Prodotto certificato secondo la Direttiva "dispositivi medici" 93/42/EEC
-Controllo eseguito sul 100% della produzione
-Bilancia con funzionamento completamente elettronico Modello depositato

Voto: 5/5

East and West Salad Dressing Tzatziki

Visto che siamo tutte a dieta (tapine!) mi sono lanciata nel consumo massiccio di mega insalatone, cercando di mescolare ingredienti leggeri e allo stesso tempo gustosi, nella speranza di camuffare la tristezza del pasto. Per dare un po' di carattere a queste miseri ammassi di foglie verdi spesso aggiungo anche germogli di soia, mela o pera a pezzettini, carote a julienne, fettine sottili di cipolla rossa… E per avere l'impressione (giusto quella si può avere!) di mangiare qualcosa di insolito, esotico e ricercato ho provato a sostituire l'olio d'oliva con una salsina-condimento per insalate.
Così quando sono andata al supermercato ho scrutato e studiato per bene lo scaffale delle salse per insalate, dove ce ne sono di tutti i tipi, e ho pensato di indirizzarmi su una a base di yogurt, che è buono e leggero. Alla fine ho scelto la salsa Tzatziki della East & West, perché era quella con meno calorie di tutte.

Lo Tzatziki è una salsa greca a base di yogurt, cetrioli e aglio, ottima per accompagnare le pitas, ma anche per verdure, insalate, e come condimento per il kebab.Questa salsa confezionata dalla east & west non è proprio esattamente come l'originale Tzatziki, ma come sapore ci si avvicina molto.
L'aspetto è quello di una salsa bianca e densa, molto simile allo yogurt greco, in cui si intravedono quelli che sembrano frammenti di erbette, e che probabilmente sono i pezzettini di cetriolo e aglio, insieme all'aneto che sta tra gli ingredienti.
Il profumo sa decisamente di aglio, il suo odore copre completamente quello dello yogurt e del cetriolo, e risulta un po' pesante.

Il sapore invece è migliore dell'odore e mi piace molto, si sentono tutti e tre gli ingredienti principali, la delicatezza dello yogurt e i gusti decisi ma non predominanti dell'aglio e del cetriolo, e non risulta pesante o indigesta né troppo deleteria per l'alito (quelli che erano i miei dubbi iniziali). Anche perché io, oltre ad avere uno stomaco capace di digerire anche il cemento, di salsina nell'insalata ne uso poca, giusto un cucchiaio da minestra, altrimenti ciao dieta!
Magari se si abbonda troppo con la salsa Tzatziki poi si rischia di azzerare la leggerezza dell'insalata…
L'ho provata anche per insaporire le verdure bollite, come fagiolini, taccole e zucchini, e si è rivelato quel tocco in più che rende un po' più appetitoso e invitante anche un triste piatto di verdurine lesse.

Gli ingredienti sono:
acqua, yogurt (30%), olio vegetale, purea di cetriolo (8%), aceto di alcol e vino, olio extravergine di oliva, amido modificato, latte magro in polvere, sale, aglio (1%), addensante: gomma xantano, aneto.
In fin dei conti mi sembra una buona lista degli ingredienti, non ci sono conservanti, aromi artificiali né cose strane, tranne forse l'amido modificato.

La tabella nutrizionale riporta un valore energetico di 144 calorie per 100 grammi, e considerando che si tratta di un condimento non sono poi molte.

Energia…. 144 kcal/00g.
Proteine… 1,5 g.
Carboidrati… 6,4 g.
Grassi…… 12,5 g.

La linea east & west è prodotta dalla Althea, una ditta di Parma con oltre 70 anni di esperienza della produzione di salse e condimenti, la stessa azienda che negli anni '50 produceva il "Sugoro" , il primo sugo pronto per la pasta commercializzato in Italia.
Oltre alla salsa Tzatziki nella gamma east & west ci sono anche altri condimenti per insalate:
blue cheese
caprese
thousand islands
country
provençale
yogurt
vinaigrette

La salsa viene venduta in bottigliette di vetro allungate da 250 ml che vanno agitate prima dell'uso, e una volta aperte si conservano in frigorifero abbastanza a lungo (ma non so come, visto che non ci sono i conservanti). Io l'ho pagata intorno a 1,20 euro all'Esselunga.
Insomma, la salsa Tzatziki è un buon condimento per rendere più insolite e gustose le insalate, ha un buon sapore e molto leggero, perfetto per le tapine sempre a dieta come me!

Voto: 4/5

Termoventilatore Delonghi HVK 1010

Dopo attenti studi e ragionate analisi io e le mie coinquiline siamo arrivate alla cruciale conclusione che il nostro bagno è freddo. Poichè non abbiamo la doccia, ma solo la vasca col tubo lungo, siamo costrette a fare o il bagno (cosa che cosumerà inevitabilmente tutta l'acqua calda dello scaldabagno) o la doccia in piedi, schizzando tutto. In particolare è freddo l'inverno quando si deve fare la doccia (nel caso del bagno almeno il vapore dell'acqua calda contribuisce a scaldare la stanza), in quei pochi minuti in cui il getto è spento per insaponarsi, il freddo si insinua e per non assiderarsi facciamo la doccia alla velocità della luce.

Il problema sembrava insormontabile, quando la mia mente scientifica e brillante ha visualizzato la soluzione: comprare uno di quei cosetti a corrente elettrica che emanano aria calda per riscaldare il bagno. Dietro a questa arguta definizione si nascondeva in realtà un termoventilatore… Ne avevo uno anche da piccola!
Neanche a farlo apposta il giorno dopo questa fatidica decisione siamo andate all'Esselunga, dove c'erano gli sconti sui piccoli elettrodomestici, e vendevano questo termoventilatore De Longhi a 18 euro e 90… è diventato subito nostro.

Lo abbiamo da poco ma è già uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa, è comodissimo! È piccolo, facilmente trasportabile e poco ingombrante, ha due livelli di potenza e il cavo è bello lungo, così si può posizionare anche lontano dalla presa di corrente (ma soprattutto lontano dall'acqua!).
Il termoventilatore ha una forma semplice e tondeggiante, è costruito in plastica bianca, e attraverso le grate da cui esce il calore si intravede la ventola e la resistenza.
L'uso è semplicissimo, ci sono soltanto due bottoni, uno per la prima velocità e uno per la seconda, più potente. Alla prima velocità il termoventilatore consuma 1000 watt di corrente, mentre alla seconda ne consuma 2000: un bel consumo!

Quindi stiamo ben attente a tenerlo acceso soltanto pochi minuti e a chiudere bene porta e finestra per non sprecare calore. Inoltre bisogna stare attenti a non coprirlo con asciugamani o abiti e a tenerlo sempre a distanza di sicurezza dall'acqua mentre è in funzione.
Alla prima velocità il calore emesso è debole e ci mette un sacco di tempo per riscaldare la stanza, ma alla seconda velocità è un fulmine, basta tenerlo acceso per due o tre minuti e il bagno diventa una nuvoletta di tepore.

In conclusione questo piccolo elettrodomestico si è rivelato utilissimo, e il prezzo di 18,90 euro è assolutamente abbordabile. Peccato che consumi molta corrente elettrica e quindi vada usato con attenzione e parsimonia!

Caratteristiche Tecniche
Marca: Delonghi
EAN: 8032182437727
Aria fredda: No
Barra asciugamani: No
Barra saldasalviette: No
Base oscillante: No
Elemento ceramico: No
Livelli di potenza del calore: 2
Luce: No
Potenza (Watt): 2000 Watt
Programmabile: No
Sistema di ventilazione: Assiale
Termostato: senza Termostato
Timer: senza Timer
Tipo: Termoventilatore
Tipo di installazione: Autosufficiente

Voto: 4/5

Elektroclima Aloah

Anche se questo climatizzatore-riscaldatore per amibienti non è mio lo conosco bene, infatti è presente in casa della mia amica Desirè, che vado spesso a trovare. La sua casa è priva di riscaldamento perché in realtà sarebbe una casa per vacanze estive, ma lei ci abita tutto l'anno. Per fortuna la casa è piccola e poco dispersiva, ma il freddo si fa sentire, specialmente in questi giorni, ed è praticamente impossibile stare a casa sua senza un qualche tipo di stufa o di climatizzazione.
A questo scopo infatti c'è il climatizzatore Aloah dell'Elektroclima!
Non so perché quelli della Elektroclima abbiano deciso di chiamarlo Aloah, visto che non ha assolutamente nulla di hawaiano, anzi, si presuppone che venga usato in luoghi non proprio tropicali come le Hawaii…. Tra l'altro nella vera parola "Aloha" la lettera acca sta nel mezzo, mica in fondo! Comunque…

Il condizionatore Aloah è un rettangolone composto da una base in plastica bianca e un corpo anch'esso rivestito in plastica bianca: un lato del corpo è invece è ricoperto da una griglia metallica che copre le resistenze all'interno che generano il calore. Dietro al corpo principale c'è un incavo che funge da maniglia per trasportarlo da una stanza all'altra.
Sulla sommità ci sono i tasti che permettono l'utilizzo del climatizzatore: sono tutti bianchi tranne il prima da destra che è arancio, e corrisponde a on/off. Premendolo il condizionatore si accende, emana una luce arancione e comincia a funzionare a 400 watt. Se si vuole maggior calore bisogna premere il secondo e eventualmente il terzo tasto, che accendono altre due resistenze da 400 watt l'una. Insomma, ha 3 livelli di potenza da 400 watt l'uno, quindi se si fa funzionare al massimo consuma 1200 watt.
L'ultimo tasto, ovvero il primo da sinistra mette in funzione la rotazione del corpo principale, che comincia a ruotare lentamente a destra e a sinistra diffondendo il calore in maniera uniforme. Sotto ai tasti c'è, rossa e lapidaria, la scritta in inglese "do not cover", cioè non coprire, onde evitare di morire carbonizzati in un incendio.

Questo Aloah riesce a produrre subito una gran quantità di calore, e riesce a riscaldare velocemente il salotto-cucina di Desirè rendendolo vivibile. Stare sul divano a vedere la tv con il climatizzatore puntato addosso è un vero piacere e ci fa dimenticare che dieci minuti prima sembrava di stare in un igloo, anche se alla massima potenza ci ustioniamo gli stinchi e quindi va messo piuttosto lontano.
L'unico dubbio che mi assillerebbe se questo oggetto fosse mio (e non lo è) sarebbe il consumo: 1200 watt sono molti, e bisogna tenere conto che essendo l'unica fonte di riscaldamento della sala-cucina viene tenuto acceso parecchie ore al giorno, producendo bollette da infarto. Però magari la mia amica risparmia sul costo del gas da riscaldamento visto che non lo ha, e forse ci va in pari!

In conclusione penso che questo climatizzatore Aloah svolga egregiamente la sua funzione, cioè riscaldare gli ambienti bene e rapidamente, e non è neanche rumoroso, ma consuma molta corrente, quindi alla fine è adatto solo per quegli ambienti dove si sta solo una volta ogni tanto (come appunto le case di villeggiatura), o anche per luoghi abitati tutto l'anno ma come unica fonte di calore, visto che i suoi costi sulla bolletta Enel sono assimilabili a quelli della bolletta del riscaldamento.

Il prezzo non lo so perché non l'ho acquistato io, e su internet non ho trovato nessuna informazione al riguardo…

Voto: 3/5

Transcend JetFlash 110 unità flash chiavetta USB (2Gb)

Questa chiave usb non è mia, ma della mia compagna di studi, con cui sto preparando due esami, e per entrambi dobbiamo presentare parecchie tavole grafiche create con autocad, photoshop e corel draw, tutti programmi che producono file piuttosto pesanti. Io ho una chiave usb con una memoria piuttosto scarsa per le nostre necessità, 516 mega, e spesso capita che non siano sufficienti a contenere tutti i file (e anche i film!) che dobbiamo passarci.
Quindi spesso e volentieri la chiave prescelta per i passaggi dei file da un computer all'altro è la sua, che avendo una memoria di due giga non ha nessun problema di capacità.

Secondo me questa chiavetta è davvero carinissima, anche se poteva avere un colore più fashion!Prima di tutto è piccolissima e sottilissima, misura solo 6,4 x 1,0 x 21 centimetri, giusto lo spazio necessario per farci entrare tutta quella memoria. In secondo luogo la presa usb può essere estratta e retratta a piacimento, grazie ad un meccanismo a scatto attivato da una levetta laterale, che gli fa fare dentro-fuori-dentro-fuori! Questa cosa dell'attacco retrattile è bellissima perché così la presa usb è protetta da botte, graffi e non si riempie di pezzettini di tabacco, visto che deve dividere lo spazio delle nostre borsette di tabagiste con le onnipresenti sigarette.

Esternamente la chiave è grigia metallizzata, con un bordo metallico che gira intorno lateralmente, e che sull'estremità opposta a quella dell'attacco usb forma un occhiello di metallo, dove si può infilare il cordino per portarsela al collo, ma tutto ciò non è chic quindi niente cordino per noi.
Questa versione da due giga è grigia, ma ogni chiave ha un colore diverso a seconda del formato della memoria, da 128 mega a 4 giga (lei si è beccata il colore più smorto, gli altri sono tutti allegri, rosso, giallo, blu, verde…)

A differenza della mia chiave scarsina, questa qui ha anche qualche funzione aggiuntiva che proprio non guasta. Infatti si può impostare una password che blocca l'accesso ai dati contenuti, e si può anche utilizzarla come una vera e propria chiave che chiude l'accesso al nostro computer: si mette la chiave, si da il comando e si toglie la chiave. Da quel momento il computer, seppur acceso, non funzionerà finchè non si reinserisce la chiave. Questa funzione mi sembra utilissima, specialmente quando lavoriamo nelle aule comuni dell'università e magari ci allontaniamo dal computer per una decina di minuti (leggi: usciamo a fumare una sigaretta).
Inoltre sul sito internet della Transcend ho letto che è dotata di una presa usb di tipo 2.0, che ha una velocità di trasferimento dei dati da 8 a 10 volte maggiore di quelle tradizionali 1.1. Io non sapevo nemmeno che esistessero le prese usb 2.0, ignorante!

Caratteristiche tecniche:
Tipo di prodotto: Unità flash USB
Capacità di memoria: 2 GB
Larghezza: 64 mm
Profondità: 21 mm
Altezza: 10 mmPeso: 11 g
Compatibilità: Non specifici
Tipo interfaccia: Hi-Speed USB
Caratteristiche: Avviabile, protezione password
Interfacce: 1 x USB - USB Tipo A 4 pin
Accessori in dotazione: Tracolla
Standard di conformità: Plug and Play, CE, BSMI, FCC

Non so quanto sia stata pagata perché non è mia, ma su diversi negozi on line viene venduta a prezzi che si aggirano intorno ai 45 euro.

Proprio carina vero???

Voto: 5/5

Sbattitore Girmi SB 38

Questo sbattitore elettrico inizialmente era di proprietà dei vicini di casa, tre simpatici poveretti a cui chiedevamo sempre in prestito milioni di cose. Dopo un anno in cui gli chiedevamo lo sbattitore almeno una volta a settimana, quando hanno traslocato hanno deciso di regalarcelo, probabilmente come gesto di compassione verso i futuri nuovi vicini che altrimenti sarebbero stati anche loro tartassati dalle nostre continue richieste di sbattitori elettrici. Adesso almeno per lo sbattitore non rompiamo più le palle a mezzo condominio.

L'oggetto in questione è uno sbattitore della Girmi, notissima marca italiana leader nel settore dei piccoli elettrodomestici da cucina, che da quanto ho capito è di proprietà della Bialetti, quello delle caffettiere... tra l'altro Alfonso Bialetti era il nonno di Alessi, quello dei casalinghi design, insomma è tutto un inciucio! A differenza di altri sbattitori che hanno due o più velocità, questo qui ne ha una sola, ma come tutti gli altri ha due tipi di fruste, quelle in metallo "a filo", per sbattere e montare la panna e gli albumi a neve, e quelle di plastica "a piattina", per mescolare impasti leggeri. Quelli pesanti no, perché non ha la potenza necessaria per impastare i composti troppo densi.Il corpo è in plastica bianca, non eccessivamente pesante e dalla forma semplice, sinuosa ed ergonomica. Le fruste si agganciano a scatto e vengono espulse premendo l'apposito bottoncino (le spara a tutta velocità!).
Subito dopo l'uso bisogna pulire accuratamente lo sbattitore con un panno umido e le fruste con normale sapone per i piatti, oppure possono essere lavate in lavastoviglie. Prima di riporlo si può arrotolare comodamente il cavo di alimentazione intorno alla parte posteriore dello sbattitore che ha una forma adatta allo scopo.

Questo sbattitore ha una potenza di 330 watt e sul libretto si raccomandano di non usarlo per più di dieci minuti di fila… ma se la panna non è ancora montata che si fa? Se si spegne e si fa riposare lo sbattitore poi la panna si smonta! Vabbè era un'ipotesi, visto che la panna l'ho sempre montata perfettamente in meno di dieci minuti!
Sul modo d'uso non c'è molto da dire, in effetti c'è solo il tasto on/off e quello per sparare via le fruste… Però posso dire che sbatte tutto per bene di qua e di là!
Uso molto spesso questo affarino in cucina perchè è utilissimo non soltanto per montare la panna e gli albumi a neve, ma anche per mescolare il purè, per emulsionare ben bene le salsine e per amalgamare gli ingredienti di crepes, frittelle e pancakes, e per altre mille cosette estemporanee.

In conclusione trovo questo apparecchio utilissimo in cucina, e molto semplice da usare e da pulire. Certo potrebbe avere più di una velocità e qualche funzione aggiuntiva, ma è uno sbattitore senza pretese, che svolge perfettamente il suo umile lavoro. Quello che abbiamo noi è bianco, ma esiste anche la versione gialla e quella verde (molto più carine!). Non so quanto costi perché l'abbiamo avuto in regalo, ma ho visto che su qualche negozio on line viene venduto al costo di circa 20 euro.

Voto: 4/5

Lettore mp3 Teac MP-111 (512 Mb)

Questo piccolo lettore di mp3 rigorosamente made in China lo ha ricevuto gratis il mio ragazzo al lavoro, e visto che lui aveva già l'Ipod lo ha regalato a me. Devo dire che adesso non lo uso praticamente più per ascoltare la musica, perché poco dopo è stato regalato l'ipod anche a me! L'ipod rispetto a questo lettore ha molti più vantaggi, oltre ad essere più sciccoso ha molta più memoria, il menù è molto elaborato, si possono vedere le fotografie e non ha bisogno di batterie perchè si ricarica attaccandosi al computer.

Questo lettore mp3 della Teac invece ha solo 512 mega di memoria, che corrispondono a circa 150 canzoni, il menù è un semplice elenco e per fungere ha bisogno di una pila AAA, per intenderci quelle più piccole delle stilo. Ed è una rottura comprare le batterie, ovviamente quando le finisci non hai mai il ricambio dietro.
Anche se non può competere con l'ipod questo povero lettore qualcosa di utile lo fa: ha la funzione di registratore vocale, utilissimo per registrare le lezioni all'Università. Grazie a questo cosino mi registro tutte le mie pallosissime lezioni e poi me le risento a casa sul computer o sull'ipod mentre sistemo gli appunti che ho preso.

Esternamente ha un design molto semplice e funzionale, è un rettangolo nero e lucido di circa 10 centimetri di lunghezza, con un bordo argentato che ad una estremità forma due occhielli per farci passare un eventuale cordino (che però io non ci metto perché non è chic). All'altra estremità c'è il cappuccio rimovibile che scopre l'attacco usb per collegare il lettore al computer. Quello che ho io è nero, ma come potete vedere dalla foto esistono anche i modelli blu e rosso.
Il display è piuttosto piccolo, e non permette di visualizzare più di una linea di testo, quindi i titoli delle canzoni scorrono, però è ben leggibile anche al buio perché è retroilluminato da una lucina blu. Sul retro c'è lo sportellino che copre l'alloggio per la batteria, appunto una pila AAA, non saprei dirvi esattamente quale durata fornisca questa batteria, ma per essere una sola e così piccola non è niente male.
La qualità del suono che ne esce è davvero buona, non me lo aspettavo da un prodotto di così poche pretese (diciamo che ero prevenuta dalla famigerata scritta "made in China").

Vicino ad uno degli occhielli per il cordino c'è un microscopico forellino che sarebbe il microfono: essendo appunto microscopico bisogna puntarlo bene verso la fonte sonora per ottenere una registrazione decente, e bisogna essere il più possibile vicini. Comunque io sto sempre abbastanza vicina alla cattedra (e ovviamente lo appoggio sul tavolo, non sto mica col lettore in mano e il braccio puntato verso il professore!) e non mi è mai capitato di non riuscire a sentire le registrazioni che ho fatto, anche se non sono eccelse. Insomma, se volete registrarci il disco che consegnerà alla gloria del popolo la vostra band… rinunciate pure, ma per registrare le lezioni va più che bene.
Il funzionamento è semplicissimo, infatti l'ho capito anche senza il libretto di istruzioni! In effetti non ci vuole una laurea in ingegneria per usarlo, ci sono solo due bottoni, play/stop e rec, più due freccette su un fianco per regolare il volume. Premendo rec. si attiva la funzione di registratore vocale, ripremendo rec. si comincia a registrare e ri-ripremendo rec. si ferma, più facile di così si muore.I file registrati sono in formato .wav .

Non so quanto costi questo lettore perché non l'abbiamo pagato né io né il mio ragazzo, ma spero che non costi più di 30 o 40 euro perché alla fine non è niente di speciale, ha poca memoria, va a batteria ed è molto spartano, anche se, poverino, le poche funzioni che ha le svolge egregiamente!

Nota: nella scheda Ciao ho dovuto mettere per forza una risposta a "manuale d'uso" sennò non pubblicava l'opinione, ma non ce l'ho il manuale d'uso! Idem per il rapporto qualità prezzo, se non so il prezzo...

Voto: 3/5
Caratteristiche:
Marca: Teac
EAN: 4024541390464, 4024541390396, 4024541390334
Colore: Blu, Rosso, Nero
Altezza (mm): 86
Batteria ricaricabile: Sì
Bluetooth: No
Capacità di memoria (Mb): 512 MB
DAB: senza DAB
Durata riproduzione musica (h): 10
Larghezza (mm): 26
Microfono incorporato: Sì
Profondità (mm): 21
Radio incorporata: senza Radio Incorporata
Registrazione da radio: No
Riproduttore AAC: No
Riproduttore MP3: Sì
Riproduttore OGG: No
Riproduttore WAV: No
Riproduttore WMA: Sì
Schermo a colori: No
Tipo di Memory Stick: No
Tipo di Secure Digital Card: Epson EU-94
Tipologia di memoria: Memoria incorporata
Touchscreen: No
Visualizzatore di foto: No
W-LAN: No
Ingresso audio: senza Ingresso Audio
Memory stick: No
Miniature card: No
Multimedia card: senza Multimedia Card
Secure digital card: senza Secure Digital Card
Smart media card: senza Smart Media Card
Fotocamera inclusa: senza Fotocamera
Compact flash card: senza Compact Flash Card
xD Card: No
Capacità di memoria (Mb): 256, 1024, 51

Videoregistratore Philips VR 400

Questo è il videoregistratore che ho a casa mia da qualche anno!
Come al solito non l'ho comprato personalmente, ma me ne sono appropriata. Infatti era il videoregistratore che stava a casa dei miei genitori, per la precisione era quello del salotto, perché nella loro camera da letto ce n'è un altro. Me lo hanno ceduto volentieri, perché questo videoregistratore serviva poco visto che un altro c'era comunque, e poi avevano appena regalato un lettore dvd a mio padre, e di questi tempi moderni, con dvd e dvx chi usa ancora il videoregistratore?
Io.
Il 99 % dei film che amo ce li ho su videocassetta, registrati in anni e anni di amore per il cinema e con indicibili sforzi per eliminare la pubblicità, per stare dietro ai palinsesti mutanti e per fare acrobatiche programmazioni notturne, visto che i film più belli li passano rigorosamente alle 4 di mattina. E poi la videocassetta sta al dvd come il vinile sta al cd, quindi viva la nostalgia vintage, onore e gloria alla videocassetta!!!

Il mio videoregistratore è sopravvissuto a sciagure e catastrofi d'ogni sorta, e ancora continua svolgere egregiamente tutte le sue funzioni.
Inizialmente mio padre comprò sia il videoregistratore che la tv Philips, praticamente coordinata al vcr, perché avevano lo stesso design e lo stesso identico telecomando. Pochi mesi dopo l'acquisto un fulmine cadde sulla nostra povera casetta, fulminando all'istante la caldaia e la nuova tv, ma il videoregistratore fu miracolosamente risparmiato.Una volta si è incantato, e non voleva più risputare la videocassetta di Frenkenstein Junior. Io, che sono la persona più negata dell'universo con tecnologie e meccanica, l'ho smontato, gli ho fatto cacciare la preziosa videocassetta e l'ho rimontato: lui stoicamente ha subito tutta la maldestra operazione e non ha avuto neanche lo stress post-operatorio. Ha anche capito di aver fatto un torto indicibile alla sua padrona risucchiando quella videocassetta, quindi si è pentito, e da quel giorno non ha osato più mangiarsi le videocassette.
Un'altra volta il mio ragazzo l'ha fatto cadere per terra e si è aperto in due come una vongola. Pensavo fosse ormai giunta la sua fine, ma invece il videoregistratore è stato rimontato ed ha continuato a fungere perfettamente, forse meglio di prima.
È sopravvissuto anche ai rovesciamenti accidentali delle più svariate bevande, dal caffé al limoncello della nonna. Ma ormai ho capito come si apre, e lo asciugo anche dentro!!!
Insomma, non ne vuol proprio sapere di crepare, ormai non lo ammazza più neanche un'esplosione nucleare, e io ne sono felicissima. Se un giorno smettesse di funzionare penserei che il mondo gira alla rovescia.

Questo fenomenale e miracoloso videoregistratore ha tutte le più avanzate funzioni che un videoregistratore potesse avere all'epoca del suo acquisto, circa 5 o 6 anni fa, ma credo che possa benissimo reggere il confronto con i vcr più moderni e aggiornati.
Ovviamente ha tutte le funzioni basilari, come il riavvolgimento veloce avanti e indietro e la possibilità di programmare le registrazioni. Si può pianificare la registrazione di tantissimi programmi su canali e ad orari diversi in un solo colpo, ma è anche capace di registrare automaticamente lo stesso programma tutti i giorni alla stessa ora (perfetto per registrare Beautiful!!!) oppure settimanalmente (ottimo per registrare Lost!). Basta impostare la regola, ed è anche capace di distinguere i giorni feriali da quelli festivi, quindi non rischia di registrare a vuoto il sabato e la domenica, quando Beautiful non c'è!

Si può anche scegliere di registrare i programmi con il sistema Showview. Per chi non lo sapesse lo Showview è un sistema comodissimo che associa ad ogni programma tv un codice numerico. In questo modo per registrare un dato programma basta inserire ne videoregistratore il codice associato e lui penserà da solo a scegliere il canale e programmare l'orario. I codici Showview si trovano su molte guide tv settimanali. Se devo essere sincera però lo Showview l'ho utilizzato pochissimo perché non ho la costanza di comprare le riviste di programmazione tv.
Per riavvolgere le videocassette senza farsi crescere la barba di matusalemme c'è l'utilissima funzione turbodrive, ovvero un sistema di riavvolgimento velocissimo (e rumorosissimo, sembra un boeing pronto al decollo) che si attiva semplicemente premendo due volte il tasto rewind o fastforward e che permette di riavvolgere videocassette lunghissime alla velocità della luce.È un videoregistratore a quattro testine, quindi la qualità dei video ottenuti è ottima.Sul retro ha due prese a scart, che mi permettono di collegarlo sia alla tv che ad un altro videoregistratore contemporaneamente, così duplico anche le videocassette (ma non le pirato!).

In conclusione ai miei occhi di profana delle tecnologie questo è un ottimo videoregistratore, estremamente semplice da usare e praticamente indistruttibile. Se proprio gli si vuol trovare un difetto non ha la possibilità di scegliere la velocità di registrazione, sp o ep, ma a me non interessa molto perché registrando a doppia velocità si perde molto in termini di qualità dell'immagine, ed è utile solo in caso di videocassette di brevissima durata, basta comprarle da due o tre ore, in commercio ci sono addirittura da quattro ore, e si è aggirato l'ostacolo.
Non so quanto sia costato all'epoca dell'acquisto, ma non credo che vi interessi molto perché ormai è un modello piuttosto vecchio e non credo neanche che sia più in vendita. Peggio per voi!

Voto: 5/5

Bilancia Laica K 711

Torniamo a parlare di bilance… Dopo la bilancia a forma di ananas ecco finalmente la bilancia a forma di bilancia!
Questa è l'altra bilancia da cucina presente in casa, oltre a quella a forma di ananas di cui ho scritto l'opinione qualche tempo fa.
Sinceramente non ricordo come abbia fatto a finire in casa, potrebbe averla portata la mia coinquilina, oppure potrebbe essere dei precedenti vicini di casa che ce l'hanno prestata e poi non l'abbiamo più restituita (tipo Homer e Ned Flanders) , fatto sta che questa bilancia un bel giorno è apparsa nella mia cucina.

Quando mi metto in testa di fare una ricetta presa da una rivista di cucina io voglio fortissimamente voglio che il mio piatto esca esattamente uguale a quello che c'è nella foto della rivista, perfetto ed invitante. Capirete che l'impresa è praticamente impossibile, ma la speranza è l'ultima a morire, e allora ci si prova! Per tentare di avvicinarsi a cotanta perfezione gastronomica è fondamentale seguire le ricette alla lettera e mettere da parte aggiunte personali, fantasie estemporanee e velleità da grande chef creativo, partendo proprio dall'esattezza matematica delle dosi.

A questo scopo c'è lei, la mia bilancia della Laica, una ditta italiana con 30 anni di esperienza, situata nella provincia di Vicenza e specializzata in prodotti per la cura personale e la salute, come termometri, umidificatori, sfigmomanometri, set manicure, eccetera eccetera. Ma il fiore all'occhiello dell'azienda sono proprio le bilance di tutti i tipi: da cucina, pesapersone, pesabambini, meccaniche o elettroniche….

Quella che ho io è il modello K711, ed è una bilancia meccanica che può arrivare fino ad un chilo di portata. È di plastica bianca, dal design molto semplice ed essenziale, ed è costituita da due pezzi: la base e il piatto di pesatura dove si appoggiano gli alimenti.
Sulla base c'è una finestra circolare che contiene la scala graduata e la lancetta che ruota per indicare il peso, coperta da uno schermo di plastica trasparente che protegge la lancetta da macchie ed urti. Le tacche arrivano ad una precisione di 5 grammi, quindi permette di fare delle pesate molto precise, anche grazie alla rotellina che permette di regolare la tara, per avere sempre un peso esatto.

Il piatto per pesare gli alimenti è bello grande e capiente, e si appoggia perfettamente alla base, anche se non è incastrato da lì non si muove! Questo contenitore è a forma di mezza luna: questa caratteristica permette di avere dei bordi molto alti così c'è spazio per grosse quantità di cibo, ed è anche funzionale per versare gli alimenti pesati dalla bilancia alla pentola senza rovesciare tutto in giro, come spesso capita perla farina, lo zucchero e tutti gli alimenti in polvere.
Non so quale sia il prezzo esatto di questa bilancia da cucina perché come ho detto è magicamente apparsa in casa, ma su un negozio on line sponsorizzato da Ciao viene venduta a 6 euro.

Adesso è inevitabile il confronto tra questa bilancia e quella a forma di ananas!
Quella a forma di ananas è molto carina, divertente e kitsch, mentre questa ha un design sobrio e poco appariscente, insomma, appare proprio come una normalissima bilancia (poveretta, mica tutte hanno le forme buffe!).
Ma la bilancia Laica indubbiamente vince sul piano della funzionalità e della praticità: a differenza dell'ananas il piatto di pesatura è grande e capiente, ed ha i bordi molto alti. Inoltre non tende a ribaltarsi ed è molto più precisa (l'altra ha una precisione massima di 20 grammi, piuttosto scarsa se si vuole cucinare con precisione svizzera).
Alla fine di questo arduo confronto vince la Laica, è lei la bilancia più utilizzata in casa, anche se l'altra fa la sua porca figura in cucina! Alè!
Voto: 4/5

Tefal Vaporiera Steam Cusine 1000

Questa vaporiera Tefal non l'ho comprata, ma è stata regalata a mia mamma qualche mese fa da una sua amica fanatica della cottura a vapore (evidentemente cercava di fare proselitismo per la sua causa). Mia mamma all'inizio era molto entusiasta di questo elettrodomestico, ma col tempo si è resa conto che in realtà lo utilizzava pochissimo perché avendo poco tempo libero si ritrovava sempre a cucinare col forno a microonde che è molto più veloce.
Così ha deciso di regalare a me la sua macchina per cucinare al vapore, almeno non rimaneva a prendere la polvere in cima ad uno scaffale della sua cucina.

E così da qualche tempo la Steam Cuisine è la mia fedele alleata in cucina, nell'eterna lotta tra il bene e il male, dove il bene sono io e il male è la fetentissima ciccetta, desiderabile come una ginocchiata nello stomaco, che bisogna assolutamente debellare sempre e comunque, o almeno ci si prova.
Eh si, perché la cucina al vapore è un valido aiuto per tutte noi fanciulle perennemente a dieta e alla ricerca del cibo sano e ipocalorico ma allo stesso tempo gustoso e saziante. È una variante della cottura in acqua (per i comuni mortali detta banalmente lessatura) dove però il calore è fornito ai cibi dal vapore e non dall'acqua liquida. La cottura a vapore permette di cuocere i cibi a basse temperature, inferiori ai 100 gradi centigradi. In questo modo si può cucinare praticamente qualsiasi alimento senza aggiungere neanche un grammo di condimento per cuocere, e si ottengo dei cibi che mantengono inalterato tutto il loro sapore e le loro proprietà nutritive, soprattutto vitamine e sali minerali che non vengono dispersi né distrutti come invece succede con gli altri tipi di cottura.
Se si vuole si possono aggiungere condimenti "buoni" come l'olio extravergine d'oliva a crudo, dopo la cottura, che è sicuramente più salutare rispetto all'olio o al burro cucinato.

La Steam Cuisine di Tefal è una vaporiera per cucinare al vapore qualsiasi tipo di cibo in casa nostra, è davvero utile e molto versatile, si può modificare in più modi per ottenere sempre una cottura perfetta anche per gli alimenti più particolari.
È composta da diversi pezzi che si impilano uno sopra l'altro e che compongono una torretta. Al piano terra c'è la base in plastica bianca che contiene il motore e da cui esce la spina, e all'interno della quale va versata l'acqua (attenzione: spina e acqua non vanno molto d'accordo insieme, quindi occhi aperti!). Sopra la base si appoggia il recipiente che serve per recuperare l'acqua e i sughi di cottura, in modo che non si mescolino all'acqua sottostante che deve rimanere pulita per non alterare i sapori dei cibi quando diventerà vapore.
Sopra alla vaschetta si impilano i tre contenitori per i cibi, che sono fatti in plastica verdolina trasparente, ed hanno le basi tutte traforate per permettere la circolazione del vapore. Il fatto di avere tre contenitori impilabili uno sull'altro permette di cucinare fino a 3 cibi diversi contemporaneamente, in pratica un pasto intero! Inoltre le griglie traforate si possono staccare e i contenitori si possono impilare senza griglie: in questo modo si ottiene un unico contenitore alto come tre, che permette di cucinare anche cibi lunghi e che devono stare in piedi, come ad esempio gli asparagi (che al vapore sono assolutamente deliziosi!). Le griglie hanno anche dei comodi alloggiamenti concavi che permettono di poggiarci le uova ritte.
Ovviamente sopra a tutto questo va il coperchio, anch'esso in plastica verdolina, con due buchini per far uscire il vapore in eccesso. La forma concava del coperchio permette all'acqua di condensa di scivolare lungo le pareti e di raccogliersi nella sua vaschetta apposita, senza che goccioli sui cibi, garantendo una cottura migliore. In dotazione c'è anche un attrezzo denominato "maniglia per estrarre i cibi delicati" ma io non ho ben capito come si usi, tanto i cibi delicati li tiro fuori con le pinze da cucina.
L'altro attrezzo fondamentale in dotazione con la Steam Cuisine è la vaschetta per il riso, che ovviamente non si può cuocere sulle griglie traforate altrimenti cadrebbe tutto giù per i fori! È una vaschetta in plastica bianca con quattro piedini che si appoggia comodamente sopra una delle griglie.

Sulla base sono indicati i tempi di cottura degli alimenti suddivisi per tipo: carni, pesce, verdure, frutta, riso e uova.
Non c'è nessun tasto di accensione, ma solo una spia rossa che indica il funzionamento e un timer da 60 minuti: all'accensione del timer la vaporiera comincia a funzionare producendo il vapore in appena 30 secondi, e quando il timer scatta la Steam Cuisine si spegne automaticamente, così non si rischia di dimenticarla accesa e di combinare un pasticcio. C'è anche un indicatore trasparente che serve per controllare il livello di acqua presente nella base. E se l'acqua che abbiamo messo all'inizio stesse per finire? No panic! Ai lati della base ci sono due "orecchie" che servono per versare altra acqua durante la cottura senza dover spegnere la macchina.
Tutte le parti della vaporiera tranne la base (eh, c'è la spina!) sono lavabili in lavastoviglie.

La vaporiera ha una potenza di 650 watt, una capacità totale di 10 litri e la capacità del contenitore per il riso è di 1,1 litri. Non so quanto costi perché l'ho avuta in regalo, e neanche mia mamma lo sa perché anche lei l'ha avuta in dono (viva i regali riciclati!!!)

La cottura al vapore è perfetta per cucinare verdure, uova e riso, che vengono davvero molto più buoni (oltre che sani). Per cucinare il pesce bisogna avere l'accortezza di scegliere solo prodotti freschissimi. Nonostante questa vaporiera sia indicata anche per la cottura di carne, io preferisco evitare di cuocere le carni al vapore per due motivi: in primo luogo la carne ha bisogno di alte temperature per mantenere tutti i suoi succhi e sapori, e poi perché se disgraziatamente quella carne contenesse batteri come la salmonella, la cottura a vapore (che non raggiunge i 100 gradi) non li distruggerebbe e noi ci beccheremmo qualche brutta intossicazione alimentare.

In conclusione sono proprio soddisfatta della mia vaporiera Tefal, adoro i cibi cucinati al vapore, riesco a mangiare cose più sane, genuine e leggere, ed è molto versatile grazie alla possibilità di impilare i contenitori a seconda delle necessità. E poi l'ho avuta gratis, cosa prendere di più?

Voto: 4/5

Ananas: come avere la pianta dal frutto!

Oggi voglio parlarvi di una bella quanto utilissima pianta tropicale, l'Ananas Comosus, cioè l'ananasso, la pianta da cui si ricava il gustosissimo frutto che tutti conosciamo, e vi racconterò anche del modo semplice e curioso con cui ho ottenuto una pianta di Ananas partendo dal ciuffo di un frutto comprato al mercato. Potete rifarlo tutti a casa vostra, per divertire i bambini o per fare un regalino alla moglie/mamma/sorella/amica fissata con le piante (ce l'abbiamo tutti!) che tenta di trasformare il soggiorno di casa in una foresta vergine amazzonica.
Ma partiamo dalla conoscenza della pianta: l'Ananas Camasus è una pianta perenne originaria dell'America centrale, appartenente alle Bromeliacee, con lunghe foglie spinose di colore verde deciso, spesso bordate di giallo, che formano un folto cespuglio. Durante la fioritura forma una spiga centrale con un germoglio all'apice, che successivamente si ingrossa e da origine alla pigna, cioè al frutto dell'Ananas. (non mi dilungherò molto sul frutto, credo che lo conosciate tutti benissimo). Le foglie hanno fibre molto resistenti, che vengono utilizzate per la produzione di cordame e tessuti grezzi.

Coltivazione:
La pianta dell'Ananas ha radici superficiali quindi non necessita ti terreni molto profondi, e può essere coltivata anche in vaso, purché abbia un terreno ben drenato, perché non tollera molto bene il ristagno d'acqua, e si rischia la formazione di funghi e muffe.
Essendo una pianta abituata ad un clima tropicale la temperatura non deve mai scendere sotto i 18 gradi, quindi d'inverno è bene tenerla in casa, in un luogo ben illuminato. D'estate invece si può mettere sul balcone, nel punto più luminoso per stimolare la crescita, che si limita ai mesi molto caldi, ma non va neanche lasciata per ore ed ore al sole battente perché poi si bruciano le foglie.
Bisogna annaffiarla con poca acqua ogni due o tre settimane circa, assicurandosi che tra un'annaffiatura e l'altra il terreno si asciughi perfettamente, e togliendo il sottovaso per facilitare il drenaggio ed evitare il ristagno d'acqua.
È bene rinvasare la pianta ogni due o tre anni per rinnovare il terriccio e fornire maggior spazio alle radici.

Come procurarsela:
Dopo questa breve descrizione e qualche semplice istruzione per far prosperare la pianta di ananas adesso magari ne vorrete una anche voi, ed ecco quindi quello che dovete fare!

1-andate al mercato dal fruttivendolo e comprate un bel frutto di ananas, non troppo maturo e con un ciuffo bello verde, integro e senza foglie secche.
2-separate il frutto dal ciuffo, tagliandolo un paio di centimetri sotto il punto in cui cominciano le foglie.
3-mangiatevi l'ananas.
4-con un coltello eliminate la polpa alla base del ciuffo (altrimenti marcisce) e togliete le foglie più esterne fino all'attaccatura. In quel punto noterete dei piccoli abbozzi di radici.
5-prendete un bicchiere di vetro, metteteci qualche centimetro d'acqua e poi appoggiateci il ciuffo, stando ben attenti che la base del ciuffo non sia a diretto contatto con l'acqua, ma che se ne distacchi per uno o due centimetri. Poi ponetelo su una mensola abbastanza illuminata.
6-ora ci vuole pazienza: bisogna aspettare che crescano le radici e che si sviluppino per qualche centimetro, a questo punto si potrà trapiantare il ciuffo nel vaso con la terra.

Dopo qualche anno avrete una bella piantina rigogliosa, e se siete fortunati e se le avrete fornito le giuste condizioni nel giro di cinque o sei anni potreste anche vederla fiorire e produrre un piccolo frutto di ananas.
Io ho provato, e la prima volta il ciuffo d'ananas è marcito dopo pochi giorni nel bicchiere, ma al secondo tentativo l'esperimento è riuscito benissimo e adesso la mia piantina è bella forte e rigogliosa, anche se per adesso non ha mai fiorito, figuriamoci se ha fruttificato!

Buon giardinaggio casalingo a tutti!

Buitoni Zuppa Toscana al Farro

L'altro giorno, vagando per il supermercato mi è caduto l'occhio su questa nuova zuppa surgelata della Valle degli Orti, soprattutto perché era in offerta sconto del 30%. Zuppa toscana di farro con fagioli borlotti: già del nome era molto invitante, perfetta per le serate fredde che ci aspettano. Con lo sconto non si può proprio resistere! Acchiappata e ficcata nel carrello al volo.La sera l'ho subito cucinata per provarla, e perché avevo proprio voglia di mandare giù qualcosa di caldo e cremoso.

La confezione si presenta come una busta tipica della Valle degli Orti, con l'immagine della zuppa e degli ingredienti principali (fagioli, farro, carotine…) e contiene 450 grammi di prodotto. Questi 450 grammi non si sa bene a quante porzioni corrispondano, perché non c'è scritto da nessuna parte, comunque per esperienza personale posso dirvi che con una busta ci vengono fuori 2 porzioni abbondanti o 3 porzioni scarse.
Quando si apre la busta e si versa il contenuto in pentola si vede che è composto dai chicchi di farro, delle carote tagliate a fettine, sedano a tocchetti e tanti dischetti arancioni, che sarebbero la parte cremosa della zuppa, surgelata in gocce. In questo modo tutti gli ingredienti sono facilmente separabili e mescolabili all'interno della busta, così è possibile preparare anche solo una porzione di minestra che contenga tutte le parti e riporre il resto per la prossima volta.

Il bello di questa zuppa è che a differenza dei tradizionali minestroni surgelati, questa è pronta in soli 10 minuti. Basta versare il contenuto della busta in una pentola e aggiungere un bicchiere abbondante di acqua, accendere il fuoco e aspettare che siano trascorsi i 10 minuti (o comunque finchè non raggiunge la densità desiderata), mescolando ogni tanto.
In questo modo si ottiene una zuppa densa e cremosa, con i fagioli borlotti, i pezzetti di sedano, le fettine di carote e i chicchi di farro che fanno da contrasto sul palato, perché sono interi e non passati. Un filo di olio extravergine di oliva, una macinata di pepe ed è pronta da gustare. Considerando che è un prodotto surgelato è davvero buonissima, si sente il gusto dei fagioli, il farro è della giusta consistenza e il sedano aggiunge un tocco fresco al sapore. È molto leggera, sazia bene senza appesantire, e scalda il pancino nelle grigie e fredde serate di inverno :-)
Sulla confezione i cuochi Buitoni consigliano di completare il piato con qualche ingrediente in più come pecorino o parmigiano grattugiato, pepe, o pancetta tritata e soffritta (questa variante mi tenta!).

Gli ingredienti sono:
Farro perlato precotto (acqua, farro)(28,5%), fagioli borlotti reidratati precotti (acqua, fagioli borlotti reidratati, sale)(22,2%), acqua, carote, pomodori, sedano, patate disidratate, olio di oliva, vino rosso, cipolla, prezzemolo, sale, olio di girasole, aromi.

Niente roba strana aggiunta, e questa è già una gran cosa.
Ma la vera sorpresa è stata la tabella nutrizionale: visto che è a base di farro e fagioli mi aspettavo un discreto apporto calorico, invece le calorie fornite da 100 grammi di zuppa sono meno del previsto: 84 kcal. Certo non sono neanche pochissime, ma mi aspettavo che fossero come minimo intorno alle 150.

Valori Nutrizionali
Per 100g: valore energetico 84 kcal, 352 kJ - proteine 3,7 g, carboidrati 10,7 g (di cui zuccheri 0,8 g), grassi 2,9 g (di cui acidi grassi saturi 0,3 g), fibre 5,2 g, sodio 0,3 g.

Il prezzo esatto non me lo ricordo comunque si aggira intorno ai 2 euro per confezione, che non è neanche eccessivo. Insomma, questa zuppa è buona, sana, leggera e molto veloce da preparare, io l'ho già ricomprata ed è lì che mi aspetta nel freezer per stasera… buon appetito!

Voto: 4/5

CAT BC 1534 Bilancia a forma di Ananas

Questa bilancia a forma di ananas è stata un regalo molto gradito perché in quel periodo avevo bisogno di una bilancia da cucina nuova, e questa è proprio carina e divertente, mette allegria e fa bella mostra di sé in cucina. Spesso per cucinare mi regolo ad occhio sulle quantità necessarie, ma questo succede quando preparo piatti che conosco bene e che ho fatto già molte volte. Quando sperimento nuove ricette preferisco seguire gli ingredienti e il procedimento alla lettera, ed è qui che entra in gioco la mia bilancina ananas!

Si tratta di una piccola bilancia per pesare gli alimenti, dalle dimensioni di circa 15 centimetri per ogni dimensione, in tutto e per tutto simile ad un ananas: ha un corpo giallo a rombi, e un ciuffo verde che è costituito dal piatto dove si appoggiano i cibi.
Sul corpo giallo c'è la banda graduata con le tacche: il peso viene indicato da una levetta rossa che sale e scende. Le unità di misura riportate sono i grammi e le once (non si sa mai, ogni tanto in qualche ricetta straniera le trovo!) e riesce a pesare fino a 1000 grammi. Le tacche sono divise secondo intervalli di 20 grammi.
C'è anche una rotellina molto utile che serve per regolare la tara, in caso si pesino degli alimenti con il loro contenitore.Il piatto non è fissato, ma è semplicemente appoggiato sullo stelo e si può togliere e lavare separatamente.
È composta tutta di materiale plastico, facile da lavare e abbastanza robusto (finora è tutta intera…). Le tacche della graduazione sono riportate su un adesivo bianco e non sono direttamente segnate sulla plastica: avevo paura che lavando ripetutamente la bilancia alle lunghe l'adesivo si sarebbe staccato o sbiadito, e invece dopo anni è ancora lì, in condizioni perfette.

L'aspetto è davvero carino e simpatico, la bilancia è utile e funzionale, ma qualche difettuccio ce l'ha anche lei! Ma questi due piccoli difettucci si possono abilmente dribblare con un po' di accortezza e acume. Innanzi tutto il piatto di appoggio è piuttosto piccolo e con il bordo troppo bassi: non riesce ad accogliere grandi quantità di alimenti, e le cose granulari come zucchero e farina tendono a cadere di fuori, quindi bisogna pesare piccole quantità in più volte oppure sostituire il piatto della bilancia con uno più grosso e regolare la tara. Poi l'equilibrio di questa bilancia è un po' precario, forse per la forma, e quando sopra ci sono alimenti pesanti se non si sta attenti tende a ribaltarsi.

L'azienda che la produce è la Gicos, che in Italia è distribuita dalla Cat import export. Curiosando sul loro sito ho visto che la stessa azienda, oltre all'ananas, produce anche bilance a forma di fragola, di pomdoro e di melanzana (sono tra le foto). Secondo il sito quelle a forma di fragola e melanzana hanno una portata di un chilo, mentre ananas e pomodoro di mezzo chilo, ma comunque credo che ci siano in entrambe le portate per ogni forma, visto che la mia ananas non è da mezzo chilo, bensì da uno.

Essendo appunto un regalo non so dove si acquisti questa bilancia né quale sia il suo prezzo.
Voto: 4/5

La Storia della Noce Moscata

La noce moscata fino a pochi secoli fa era la spezia più rara, costosa, e desiderata del mondo. Nell'antichità era bramata non tanto per i suoi usi gastronomici quanto per le sue presunte miracolose virtù afrodisiache e curative, era considerata una panacea per infiniti disturbi.
Intorno a questo seme ruotavano gli interessi di mercanti, navigatori, re e pirati. Il suo altissimo valore commerciale era dovuto all'estrema difficoltà nel procurarsela: la pianta infatti cresceva soltanto sulle pendici di un remoto atollo vulcanico, l'isola di Run, che fa parte delle isole Banda, arcipelago delle Molucche.

Immaginate le peripezie che si dovevano attraversare per andare a prenderla: a partire dal 1500 circa, centinaia flotte di navi commerciali partivano dalle maggiori nazioni europee alla volta di Run, affrontando un viaggio lungo mesi e mesi, con privazioni e malattie sempre in agguato, con la minaccia costante dei pirati sanguinari, i pericoli del mare ed infine le terribili e traditrici secche coralline delle isole Banda e la (comprensibile) resistenza della popolazione locale.

Due equipaggi su tre non facevano ritorno, e quelli che riuscivano a tornare in patria erano decimati. Si narra di moltissime navi cariche di spezie, trovate alla deriva nell'oceano per mesi senza nessun marinaio vivo a bordo. Ma nonostante tutto ne valeva la pena: i ricchissimi guadagni che si ottenevano dal commercio della pregiata spezia ricompensavano qualsiasi perdita. Vere e proprie battaglie si combatterono tra Inghilterra, Olanda e Portogallo per il controllo delle isole Banda e dei porti circostanti, al solo scopo di controllare il commercio della noce moscata. I Portoghesi uscirono presto di scena, perché i loro interessi commerciali si rivolgevano principalmente alle loro numerose e produttive colonie sudamericane. Inizialmente furono gli Inglesi a raggiungere per primi Run, e a stabilire un accordo con gli indigeni che accettarono il re Inglese come sovrano dell'isola. Dopo decenni di feroci scontri navali e battaglie, nel 1665 gli Olandesi riuscirono a conquistare Run ed espellere gli Inglesi. Nel 1667 fu firmato il trattato di Breda che stabiliva la pace tra le due nazioni con un accordo commerciale: gli Olandesi si sarebbero tenuti Run e la noce moscata, e in cambio gli Inglesi avrebbero ottenuto una piccola isoletta selvaggia del nord America che il Duca di York aveva già occupato abusivamente nel 1664. Gli Olandesi credevano di aver fatto un ottimo affare in barba agli Inglesi, vista l'inutilità dell'isoletta e l'altissimo valore della noce moscata. Ma presto la sorte girò le spalle agli Olandesi: dopo pochi anni vennero messi a punto nuovi metodi per la coltivazione della Miristica a Singapore, Ceylon e in altre colonie inglesi, quindi i pericolosi viaggi alle Banda non erano più necessari. E l'inutile isoletta ceduta agli Inglesi era Manhattan….


La noce moscata si ottiene da un albero tropicale sempreverde, dall'esotico nome di Myristica Fragrans, che può crescere fino ad un'altezza di nove-dieci metri e che fiorisce e fruttifica tutto l'anno.
La spezia vera e propria è costituita dal seme essiccato, che è prodotto solo dagli alberi femmina: si tratta di una piccola noce dalla consistenza legnosa, racchiusa all'interno di un involucro rosso e carnoso. Da questo involucro si ricava un'altra spezia usata in cucina, il macis (usato anche per la preparazione del curry e dell'Alchermes).

La noce moscata si può trovare in commercio sia intera che già macinata, ma è preferibile comprarla intera, conservarla in un contenitore ermetico e poi macinarla all'ultimo momento con l'apposita grattugina. Aggiunta ai piatti da un sapore e un profumo inconfondibile, che arricchisce praticamente tutte le pietanze. È perfetta per aromatizzare la besciamella, il purè, i dolci, i liquori a base di spezie e i cavolini di Bruxelles, e non può assolutamente mancare nei ripieni a base di carne o formaggi di tortellini, tortelloni, ravioli e compagnia.
La noce moscata è anche utile per stimolare la digestione ed attenuare nausea e vomito. Comunque va sempre usata con parsimonia: prima di tutto perché il suo aroma è forte e pungente, e se si abbonda si coprono gli altri sapori. In secondo luogo perché un eccesso di noce moscata può causare stati di alterazione mentale, e addirittura vere e proprie allucinazioni visive, oltre che ad una devastante e catastrofica diarrea. Ma non preoccupatevi! Per avere questi terribili effetti indesiderati bisognerebbe consumarne all'incirca 10-20 grammi tutti insieme, ed è praticamente impossibile.

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